1. "un bull per mia moglie 7" (ovvero: un'avventura fantastica in villa, parte seconda)


    Data: 04/02/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... prima volta un cazzo. Quell'uomo ci aveva stregati e, ancora di più, mi aveva sottomesso.
    
    Durò una manciata di secondi, poi spingendomi via e ritirandosi:
    
    "Ora basta, non voglio sborrare nella tua bocca" disse con tono irritato.
    
    Ripresi il flacone del gel e, alzatomi ne versai un'abbondante dose nel solco dei glutei: vidi quella sostanza scivolare verso l'ano che presto sarebbe stato violato.
    
    Cedetti il posto al direttore che, con un moto circolare dell'indice e del pollice, cominciò a lubrificare il buchetto di mia moglie.
    
    "Ora rilassati" le disse e, piano piano, fece entrare il medio fino in fondo.
    
    Un lungo respiro e il tutto fu agevolato.
    
    Lo tenne fermo un paio di secondi, poi usò quel dito per stuzzicare il culo ancora abbastanza chiuso della sua preda. Gli occhi serrati, il respiro, via via, sempre più regolare, fece intendere che la masturbazione anale stava dando i suoi frutti: le era davvero molto gradita e, quando Silvio si rese conto che anche i muscoli erano ben rilassati, sfilò il dito, lo guardò, quasi ad accertare la pulizia interna, ed appoggiò la cappella al buco del culo di Lia.
    
    Il contatto fece ritrarre mia moglie che, con quel gesto esternò, l'ultimo blando tentativo di sottrarsi, ma una pacca sulla natica destra, la riportò all'ordine.
    
    "Aiutami, tienile il culo aperto" mi ordinò.
    
    Allora, salito anch'io sul letto, mi posi in ginocchio al suo fianco e con entrambe le mani lo tenni spalancato.
    
    Il buchetto roseo si ...
    ... presentò come il bocciolo di un fiore semiaperto e Silvio ne approfittò per violare quel bocciolo così delizioso.
    
    La cappella violacea e grossa forzò lo sfintere e cominciò a farsi largo nel retto di Lia, che emise un urlò di dolore.
    
    "Il più è fatto, amore!" e, senza tener conto di quel grido di protesta, spinse metà dell'asta nelle viscere di mia moglie.
    
    Lasciò che respirasse profondamente e si abituasse all'invasione di quel corpo estraneo per quella pratica, poi, con vera maestria, glielo affondò tutto nel culo.
    
    Si accasciò sui due cuscini, che, previdentemente, avevo messo sotto di lei, per cui lo stallone poté continuare a scoparla senza cambiare posizione.
    
    La teneva per i fianchi e quei colpi forti e ben assestati producevano un rumore simile a schiaffi sulle natiche.
    
    Una sola volta uscì completamente da lei, ma, senza dar tempo all'ano di richiudersi, lo infilò di nuovo all'interno.
    
    Urlò di nuovo, ma questa volta con poca convinzione.
    
    Era eccitata ed agitata. Assomigliava ad un'anguilla. Sembrava ne volesse di più, lo incitava con i suoi mugolii, accompagnava con tutto il corpo l'entrata e l'uscita del cazzo che era dentro di lei.
    
    Una mano di Silvio le accarezzava la figa ed erano evidenti le dita che, frenetiche, saltavano dal clitoride alle labbra, per poi infilarvisi dentro, quasi a toccare il cazzo che l'inculava.
    
    "Basta, basta, non ce la faccio più! Non resisto" bagnando il cuscino sotto di lei, venne.
    
    Lo spasmo della vagina trasmise ...