Il medico legale, l’ispettore, lo psicologo forense
Data: 31/01/2022,
Categorie:
Etero
Autore: StrongerSex, Fonte: RaccontiMilu
... psicologia forense e poi me”
“Non mi pare ti sia dispiaciuto troppo però” Miriam si morde il labbro. Per quanto odi quella situazione Giulio è l’unica persona, negli ultimi anni, con cui è andata anche perché voleva e non solo perché (dal suo punto di vista) doveva. E ripensare a quel paio di notti che avevano passato insieme le provocava sempre certe……..reazioni.
“Non ho mai detto che mi sia dispiaciuto, anzi……ma non trovo corretto il fatto che tu voglia usarlo qua”.
Anche il ragazzo la notte non l’aveva propriamente dimenticata, anche perché non aveva avuto molte occasioni di avere altre donne oltre lei, vista la delicata situazione. Alza lo sguardo e la osserva, Miriam è bassina, magra e in forma, con due seni piccoli e sodi e i capelli a caschetto, due occhi neri profondissimi e un piccolo piercing sul naso. I loro occhi giocano a inseguirsi, Giulio tenta di distogliere lo sguardo, ma non riesce. La ragazza avanza di due passi verso di lui
“Sei l’unica persona, da due anni, con cui l’ho fatto perché volevo. Mi sono intestardita a far carriera e ora mi ritrovo disprezzata. Vi farò cambiare idea, perché Serena sarà speciale, ma posso esserlo anche io” la mano di Miriam si appoggia sulla patta di Giulio e la accarezza “pensi che facciamo in tempo?”
La ragazza a malapena finisce la frase che si ritrova le labbra del ragazzo sulle sue, le dischiude rapidamente accogliendo la sua lingua vorace e famelica nella sua bocca. Sorride mentalmente, stavolta non è stata ...
... lei a sedurre lui, ma praticamente lui lei. Non riusciva a levarsi il suo sguardo dalla testa da giorni, voleva conquistarlo, non solo fisicamente ma anche mentalmente. Sapeva che era una difficile sfida, ma per la prima volta nella sua vita voleva giocare pulito. Anche perché a giocare sporco ci aveva provato e aveva solo peggiorato la situazione.
Le labbra e la lingua di Giulio accarezzano il suo interno, le mani sottili e snelle scivolano lungo il corpo e la sfiorano appena, il vestito che ha addosso le sembra un fastidioso e insuperabile ostacolo, se lo strapperebbe se potesse. Ben presto i loro corpi sono attaccati, si toccano, si sfiorano, Giulio la prende in braccio e la tira su, la gonna del tailleur sale, scoprendo le cosce, non fasciate da calze, che arrivano solo a metà. La appoggia sul tavolo, il vestito ormai scopre delle mutandine semplici, eleganti, in pizzo nero, senza nessuna pretesa di zoccolaggine ma che su di lei stanno molto bene, e mostrano una piccola striscia di peli attraverso le trasparenze. Si è sempre distinta dalle sue (poche) amiche e dalle sue ex compagne di squadra di pallavolo per non aver mai depilato completamente la sua piccola fighetta, tenendo sempre una striscia perfettamente ordinata e visibile di peli neri scurissimi.
Le labbra di Giulio scivolano lungo il collo, lo mordicchiano, lo leccano, succhiano appena la pelle. Vorrebbe fosse nuda, per godersi ogni centimetro, ma non può. E’ vestita in modo elegante, difficile da spogliare ...