1. Club Tlazo – Capitolo 1


    Data: 20/01/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... ma si sentiva bloccata ogni volta che il discorso approdava o anche solo sfiorava il sesso. Era inibita, così la appellavano le persone più educate quando parlavano di lei, ma non sapevano che la cosa era nata solo qualche mese prima, quando aveva avuto un’orribile relazione sentimentale con un ragazzo più grande di lei di dieci anni, che, in qualche modo, l’aveva manipolata, costringendola ad avere solo rapporti anali perché sosteneva che il suo grosso seno gli dava il ribrezzo anche solo guardarlo. Da allora, quelle due maestose mammelle che le pendevano dal petto, che erano il sogno erotico di qualunque uomo che la vedesse e l’invidia di buona parte delle donne, le causava un senso di vergogna ed inadeguatezza. Soprattutto quando era con Cristina. Si sedette vicino a loro, ma non eccessivamente, su un sasso più elevato degli altri. Osservò Miriam guardarsi attorno. – C’è una certa differenza tra questo posto e Barceloneta – commentò, senza nascondere la sua delusione. – Ma che cazzo te ne frega? – reclamò Cristina, che sembrava soddisfatta del semplice fatto di trovarsi lì. – In quelle spiagge ti fanno pagare anche la sabbia che ti finisce nel culo. – Già, qui il rischio non c’è… – concordò sconfitta la rossa, scalciando un sasso in un buco tra due rocce. Cristina smise di darle ascolto. Mise a terra la borsa da palestra che aveva con sé, poi, sfilate le scarpe usando solo i piedi, iniziò a spogliarsi, togliendosi la maglietta e dimostrando di non avere il reggiseno. ...
    ... Rimasta in topless come se nulla fosse, iniziò ad abbassarsi i pantaloncini e poi le mutandine con una lentezza che a Eleonora sembrava studiata affinché chiunque sulla spiaggia avesse il tempo di vederla nuda e diventasse il punto focale della sua attenzione, soprattutto quando si abbassò in avanti per prendere i vestiti da terra. Eleonora non poté evitare di immaginare i glutei di Cristina aprirsi come un invitante sorriso verticale verso chi guardasse il sedere. Probabilmente anche la passera aveva occhieggiato tra le cosce nel momento che aveva afferrato i pantaloni, per poi scomparire quando si era rialzata. La ragazza si sorprese quando Cristina si girò verso di loro. – Cos’è, voi non vi cambiate? – domandò con una certa durezza. Eleonora non riuscì a staccare lo sguardo dalla passera della bionda, dimostrando, con un rivolo bianco che colava, che il taxista non aveva usato un profilattico. Trattenne a stento un’espressione di disgusto che le stava salendo al viso: poche cose la imbarazzavano più del suo seno, e di certo mostrare del seme fuoriuscire dal suo sesso era… La sola immagine nella mente le strinse lo stomaco. Il ricordo del suo ex che pretendeva, dopo il rapporto anale, che lei cagasse letteralmente la sua sborra davanti a lui le fece venire un brivido lungo la schiena ed un dolore all’inguine. Provò a spostare lo sguardo da quello spettacolo squallido, finendo sul seno di Cristina, o quella seconda scarsa che la bionda si ostinava a chiamare con insistenza ...
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