Boschetto in città 3. lurida. - Racconti Erotici

Boschetto in città 3. lurida.

... ti sfonderò il culo, pensi che andrà bene?"

La sua risata suggerì che pensava che sarebbe stata una figa anale stretta e certamente mentre mi inginocchiavo lì a contemplarla, il pensiero che entrasse in me mi spaventava a morte. Mi piace essere fottuto nel culo, però mi piace molto di più le sensazioni di succhiare il cazzo. Ma non sembrava che avrei avuto voce in capitolo nel procedimento. Poi ridacchiò di nuovo con la sua voce profonda e mise il vibratore davanti alla mia bocca e disse: "Faresti meglio a leccare, lubrificarlo con un po' di bava perché te lo sbatterò nel culo!"

Mi umiliava, faceva scorrere il dildo rosa sulle mie labbra e sulle mie guance. La vergogna e l'umiliazione di essere trattata così mi ha spinto ad aprire la bocca cercando di catturarlo. Una vera cagna affamata.

Ho subito iniziato a succhiare forte e presto il cazzo finto divenne un palo bagnato e scivoloso, ma troppo presto lo tirò fuori dalla mia bocca e ordinò.

"Brava puttana, ora girati e mostrami il tuo culo aperto!"

Allungò la mano per prendermi i capelli e mi tirò rudemente. Urlai per il modo in cui trattava i miei capelli; lui ha messo la sua grande mano simile a una pala sulla parte posteriore della mia testa e l'ha spinta contro l’albero, di conseguenza ho sentito il mio sedere alzarsi e immediatamente ho capito che il mio culo era ora totalmente disponibile e accessibile. Mi sono preparata e ho sentito la punta del cazzo finto toccarmi le chiappe del culo e separarle ...

... lentamente.

Grazie al cielo avevo ricoperto la sua lunghezza con la mia saliva, ma anche con quella bava era doloroso mentre scivolava verso il mio ano rugoso e iniziava a premere all'interno. Feci una smorfia mentre continuava, ora era lento e deliberato e le sensazioni mentre mi riempiva erano diverse da qualsiasi cosa avessi sperimentato prima mentre scivolava sempre più in profondità e sembrava diventare più grande. Ho inarcato il mio corpo in estasi mentre scorreva e premeva sulla mia ghiandola prostatica.

"Ecco, stronza, prendi questo! “

Tirava indietro il vibratore per la maggior parte del percorso e si spingeva in avanti contro la parte posteriore con una forza tale che ero sicuro che mi avesse diviso in due! E una volta che aveva iniziato non aveva intenzione di fermarsi, mi ha scopato con tutta la sua forza, bloccando quell’enorme affare di plastica dentro il mio buco del culo. Pensavo che non mi sarei mai più seduto in vita mia.

Sembrava che fossimo le uniche due persone al mondo a quel punto, e non c'erano dubbi su chi avesse il controllo delle cose. Non ero io! Mi sono sentito così umiliato, degradato, sporco e basso ma anche così fottutamente in estasi.

Improvvisamente estrasse il vibratore e il mio buco sfondato rimase aperto, spalancato; il suono del flop lo sentirono tutti, tutti i maiali che mi stavano guardando, un decina di persone credo.

Poi sentii il rumore, come di un elastico tirato e lasciato andare, un paio di guanti chirurgici che ...