Boschetto in città 3. lurida.
Data: 01/01/2022,
Categorie:
Trans
Autore: paolo2011, Fonte: Annunci69
“Inginocchiati!”. La voce sussurrata nella penombra del boschetto in periferia mi eccitò ulteriormente. Ero uscito dal lavoro tardi, faceva già buio e con la macchina raggiunsi il parchetto zona Bonola, in città. Indossavo, come sempre, le mie mutandine rosa sotto la tuta da lavoro, e intorno al collo avevo allacciato il collare da troia che porto sempre con me in macchina, adatto per queste occasioni. Sono le 21 circa.
Non sono un figo, ho 52 anni ma li porto bene, rasato, maschile e femminuccia al punto giusto, ma la cosa più importante è che sono una vacca sfondata. Da quando l’ho preso nel culo a 17 anni, il cervello è andato in pappa, voglio solo cazzo e sborra, ci penso sempre, lo desidero e lo bramo. Inginocchiato come si conviene alla zoccola che sono rabbrividisco in tutto il corpo e allungo una mano tremante, sono sulle mie ginocchia nude in attesa sottomessa che chiunque mi domini! Guardo in alto e vedo che in piedi una bestia di 180 cm. mi fissa, ha un accenno di barba e la canotta da muratore, è robusto, con la pancia prominente, il fisico però sembra palestrato, almeno un po’.
"Fermo, pervertito! Non muovere un muscolo, mani contro l’albero.
Mi ha spinto con la faccia prima contro la corteccia fredda, forse stavolta ero nei guai! Girai lentamente la testa per guardarlo, trovando a malapena il coraggio di corrispondere al suo sguardo, fissai i suoi freddi occhi blu, così almeno sembravano al buio. Aveva capelli biondi molto corti ed era molto ben fatto ...
... e messo insieme; forse era muscoloso sotto la sua canottiera.
"Bene, beh cagna. Sembra che tu sia in un mucchio di guai, non è vero? Scommetto che hai anche una bella moglie a casa, non sa che segretamente brami il cazzo, vero? Che succede, lei non ti soddisfa? Cerchi qualcosa di più? "
E poi mentre mi stava accanto ho sentito la sua mano allungarsi verso il basso per prendere le mie palle nella sua mano e dare loro una stretta forte, la sua mano abilmente a coppa sulle mie palle glabre: "Sai devi essere buono con me. Dopo tutto sei venuto qui per succhiare un cazzo, allora fallo, troia!”
C'era davvero una sola scelta possibile e ho abbassato gli occhi dai suoi e sono caduto in ginocchio. Ha aperto la cerniera dei suoi pantaloni neri e ha tirato fuori il cazzo tra i più grandi che avessi mai visto. Era già semirigido e stava diventando sempre più grande. Doveva essere almeno 22 cm e sembrava che si sarebbe indurito di più.
Ne sono rimasto ipnotizzato, questo è il motivo per cui ero venuto qui e stavo rapidamente dimenticando tutto il resto mentre si muoveva verso di me. Mi sono leccato le labbra e poi mi sono proteso in avanti e ho aperto la bocca in attesa. Volevo assaporarlo, far rotolare l'enorme cappella nella mia bocca e sbavarlo, è quello che volevo ma il gigante non ha perso tempo, ha spinto in avanti e affondato il cazzo a metà gola con il primo affondo .
Il flusso dei pensieri nella mia mente fu quasi immediato, senso di colpa, vergogna, eccitazione e ...