Sono stato “violentato”
Data: 27/12/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... Sei fortunato che stavo godendo altrimenti ora te ne pentiresti amaramente ‘
Gli occhi ridotti a due fessure che mi scrutavano con cattiveria mi fecero tornare la paura. Cosa avevano intenzione di fare ancora? Mi avrebbero liberato? Se ne sarebbero andate? Una parte di me chiedeva anche ‘mi avrebbero fatto godere?’.
Ebbi presto la risposta: le due si scambiarono il posto e la micina allagata di Giulia mi coprì il volto mentre Michela si impalava su di me. Le due si mossero autonomamente e, pur tentato di prendermi una piccola vendetta usando i denti, io cercai di sollazzare Giulia meglio che potevo, con l’accortezza di tenere il naso libero per poter respirare. Anche così mi avvicinai molto all’orgasmo. Gridai per avvertirla ma il bavaglio di carne smorzò il mio urlo. Fu Michela stessa che si accorse del mio stato sentendomi tendere sotto di lei. Fu più gentile di Giulia, si limitò ad un pizzicotto all’interno della coscia. Dolore forte ma nemmeno paragonabile all’altro e comunque sufficiente a far retrocedere il mio orgasmo il tempo necessario affinché lei venisse agitandosi e mugolando. Un attimo dopo la mia bocca fu invasa dai succhi di Giulia che invece non fu tanto gentile, stringendomi la testa tra le cosce, tirandomi a se per i capelli e, in pratica, togliendomi ancora l’aria. Per fortuna si tolse subito ed io, ansimante, le guardai scendere dal letto ed andare in bagno. Tornarono pochi minuti dopo e presero a rivestirsi. Senza una parola Giulia uscì salutando ...
... Michela con i classici tre baci sulle guance. Io ero nella situazione iniziale, con in più il mio uccello teso che non ne voleva sapere di perdere la sua durezza. Michela venne verso di me e io chiesi ansioso:
– Che vuoi fare? Vuoi lasciarmi così? ‘
Intendevo legato come un salame. Lei fraintese, o non so bene cosa, perché si accostò al mio ventre prendendomi l’uccello in mano, guardandolo fisso come per imprimerselo bene negli occhi. Un bacio fugace sulla cappella, un accenno di labbra chiuse intorno al glande, un tocco morbido della lingua e la sua mano che scorreva su e giù veloce, sempre più veloce, fino a quando godetti spruzzando in aria il mio seme, imbrattandomi il ventre, il letto, la sua mano.
– Grazie ‘
Le dissi, ed ero veramente riconoscente sentendo la tensione abbandonarmi i muscoli.
– Non fraintendere, il mio è stato un gesto di pietà, un ultimo saluto al tuo cazzo perché, purtroppo, non posso separarvi l’uno dall’altro. ‘
Si girò, guardò in giro e si chinò sul pavimento. Quando tornò verso di me aveva in mano le forbici. Sbiancai mentre le sue parole mi rintronavano nella mente: ‘separarvi l’uno dall’altro’. Non era questa la sua intenzione. Invece tagliò per metà la corda che mi teneva legato il polso sinistro.
– Adesso con qualche sforzo riuscirai a liberarti. Se sei furbo terrai per te tutto questo, se sei veramente furbo eviterai con cura di farti vedere o sentire da noi due un’altra volta. Ricorda che possiamo mandare i filmati a ...