1. Sono stato “violentato”


    Data: 27/12/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... labbra; le guardai con occhi sconvolti, l’una che si riprendeva dal piacere appena provato, l’altra che sogghignava guardando il cellulare posato su un mobile, l’obiettivo rivolto verso il letto.
    
    – Bravo Fulvio, non hai perso il suo tocco. Ora &egrave il mio turno ‘
    
    Giulia si mise sopra di me, volgendomi le spalle, e facendo forza sulle gambe si puntò il mio uccello tra le labbra della micina scendendo lentamente fino a ingoiarlo completamente. Il calore umido della sua bocca era stato sostituito da un calore altrettanto umido, la sua lingua dalle contrazioni dei suoi muscoli interni. Temetti di venire solo guardando le sue reni che iniziavano a muoversi sopra di me, quel culetto fantastico che tante volte avevo adorato. Strinsi i denti: volevo fare la mia parte e, lo sentivo, le due non mi avrebbero lasciato a bocca asciutta; dovevo solo fare come avevano detto. I movimenti di Giulia si fecero prima più veloci e poi scomposti mentre dalle sue labbra usciva un mugolio continuo. Ero vicino e mi ricordai di avvertirla:
    
    – Ci sono quasi Giulia, sto per venire ‘
    
    Gli occhi chiusi, la testa tesa indietro, raccolsi le forze per l’ultima resistenza, affinché lei venisse prima di me. Improvviso un dolore acuto:
    
    – Fermati Giulia ”AAAARRRGGGHHHHHHH. TOGLILO, TOGLILO, mi fa male ‘
    
    Quella stronza, senza preavviso, senza lubrificazione, mi aveva ficcato un dito nel sedere, e non sembrava avere intenzione di toglierlo.
    
    – Quante storie per un dito. E poi tu lo togliesti ...
    ... quando io ti dissi le stesse parole? Quando volesti incularmi per forza? No, continuasti, e non era un dito ma il tuo uccello. ‘
    
    – Ma poi ti &egrave piaciuto’. TROIA, POI TI E’ PIACIUTO!!! ‘
    
    Ricordavo quando, infoiato come non mai, la convinsi a darmelo. Avevo lavorato bene per farla rilassare, per evitare che soffrisse, ma per lunghi istanti, quando ero finalmente entrato in lei, non ci avevo visto più e l’avevo sodomizzata con forza senza badare a lei ed a ciò che diceva. Alla fine, quando avevo recuperato la ragione e la delicatezza, titillandole micina e clitoride, anche lei era giunta all’orgasmo, ma quei pochi istanti in cui aveva sofferto li ricordavo bene, ed a quanto pare anche lei che ora mi ci prendeva anche in giro.
    
    – Beh, se aspetti vedrai che piacerà anche a te ‘
    
    Contrariamente alle sue parole tolse il dito. Aveva ottenuto ciò che voleva, cio&egrave che il mio orgasmo tornasse indietro pur restando rigido dentro di lei. Riprese a muoversi sopra di me come prima ed io, anche per paura di provare ancora quel dolore, riuscii a resistere fino a che lei si contorse sopra di me urlando forte il proprio piacere. A uccello teso, reso impotente dai legacci, attesi che le due decidessero cosa fare. Giulia si avvicinò e mi diede uno schiaffo forte proprio sull’uccello facendolo oscillare come la bandierina del calcio d’angolo dopo un urto. Il dolore fu meno del previsto ma abbastanza per le sue intenzioni.
    
    – Non provare mai più a darmi della troia, capito? ...
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