Sono stato “violentato”
Data: 27/12/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu
... alternativamente l’una e l’altra. Giulia prosegue:
– Sei stato veramente bravo sai, abbiamo ricostruito tutti i tuoi sforzi per sembrare due persone diverse, ma quanto sei stato sfortunato povero caro ‘
Nel dirlo mi dà un pizzicotto sul braccio facendomi male. Sussulto ma non reagisco. Come potrei così immobilizzato? Posso solo ascoltare ciò che dice:
– Sì, proprio sfortunato. Come potevi sapere che io e Michela fossimo state compagne di scuola? Come avresti potuto immaginare che ci incontrassimo per caso e ci mettessimo a parlare dei nostri ragazzi? ‘
Un altro schiaffo mi arriva sulla guancia.
– BASTARDO! Non puoi immaginare come mi sono sentita quando mi ha fatto vedere la foto del suo. ‘
Un pugno mi arriva sulle costole dal lato di Michela:
– E come mi sono sentita io quando mi ha fatto vedere lei il suo ‘
– Basta ragazze, vi prego, non c’è bisogno di essere violente. Sì, lo riconosco, sono un bastardo ma”’ è perché voglio bene a tutte e due ‘
Mi ritraggo istintivamente quando Giulia alza la mano come per colpirmi di nuovo. Non lo fa.
– Violenza, già. Non mi piace ma tu tiri fuori il peggio che c’è in me. Non preoccuparti, non ti faremo del male, ma abbiamo deciso di darti una lezione. ‘
– Che lezione? Che volete fare? ‘
Michela mostra la mano che teneva nascosta dietro la schiena. Impugna un paio di forbici.
– NO, che vuoi fare? Non puoi”.. ‘
Mi interrompe mettendomi una mano sulla bocca:
– Tranquillo non sono ...
... per te. Tu bada solo a stare fermo o ti fai male da solo ‘
Detto questo inizia a tagliarmi gli abiti: prima la maglietta, e vedo le lame delle forbici passarmi vicino al volto pur senza sfiorarmi; poi i jeans, con più fatica, la cintura, gli slip, fino a lasciarmi nudo come un verme. Giocherella con le forbici a pochi centimetri dal mio uccello. Sbianco, tutto il sangue sparisce dal mio volto, sono terrorizzato e ciò le fa ridere:
– Guardalo, pare un fantasma. ‘
Sadicamente passa e ripassa le forbici, per fortuna chiuse, sul mio uccello che, se potesse, si rintanerebbe nel grembo.
– Tutti uguali voi maschietti: basta che vi si minacci il pisello e diventate delle mammolette ‘
Michela, ancora ridendo, replica dall’altro lato.
– Basta Giulia o gli prende un infarto ‘
In effetti il mio cuore ha saltato uno o due battiti. Vedo con sollievo le forbici allontanarsi da me, finire gettate nella stanza.
– No caro mio, te lo meriteresti ma non è questo che vogliamo ‘
Dice Giulia con tono ancora duro.
– Ma che volete allora? Fatela finita ‘
Sbotto scattando in aria, trattenuto dalle corde, mentre l’ira per trovarmi in quella situazione mi riempie. La mia guancia avvampa:
– Non ti permettere di usare questo tono con noi, capito? Lo scoprirai presto cosa vogliamo ‘
Resto immobile, la guancia che brucia, e le vedo allontanarsi dal letto e, inaspettatamente, spogliarsi. Non è uno strip-tease, nulla di sensuale, più i movimenti che si fanno ...