Zio Fabio
Data: 06/06/2018,
Categorie:
Maturo
Autore: Liana1990, Fonte: xHamster
... sito non ufficiale, specialmente dalla mia segretaria, bravissima, ma un po’ impicciona.
Tranquilli la seconda parte ve la invio, non è una promessa è un giuramento.
Un abbraccio a tutti unito ad un bacio
Sorpresa, sono riuscita a liberarmi è allora porto a termine la breve storia con zio Fabio.
Cavolo non credevo alle mie orecchie, nessuna obiezione da parte mia, nessuna ritrosia, solo una puerile preoccupazione.
“tranquilla, non scende nessuno fino alla fine della pesca, in ogni caso li sentiremo, dai togliti la maglietta”.
Lo feci.
“che belle tettine”.
Continuava a menare il cazzo.
“dai togliti i pantaloni”.
Lo feci, sotto portavo degli slip bianchi.
“che belle gambe”.
Mi sembrava di sentire la storia di Cappuccetto rosso.
Continuava a menare il cazzo, avevo l’impressione fosse diventato più grosso.
“dai bambina mia, togliti le mutandine”.
Aveva lo voce roca.
Le tolsi, ero completamente nuda davanti a lui.
“che bella fighetta, quanto pelo hai, bella, sei bella, vieni qui vicino, più vicino bambina mia,ecco si così, dai prendilo in mano”.
Impugnai quel grosso arnese, non c’è la facevo a stringerlo..
“brava cosi, si,fallo andare su e giù, così, continua, dai toccami i coglioni con l’altra manina”.
Feci quello che mi chiedeva.
Misi l’altra mano in mezzo alle sue gambe.
Impugnai quella pelosa, morbida, borsa.
Cominciai a accarezzarla, stringerla, facendo quello che mi diceva.
Sentii che al suo interno ...
... c’erano due palline grosse come delle olive.
“ti piace vero? guarda che bella cappella, un giorno qualcuno te la metterà dentro la fighetta, vedrai che bello, si continua, che brava, si fai felice lo zio”.
Aveva la voce sempre più roca, il respiro affannoso.
“continua, dai più veloce, si dai, dai, dai,brava la mia bambina, brava”.
Ebbe un sussulto, sentii il cazzo farsi ancor più rigido.
Una densa crema biancastra cominciò ad uscire dal buco della cappella.
Ne restai sorpresa. non ne avevo mai vista così tanta, anche perché i ragazzi la spruzzavano lontano.
“continua, amore, sono felice, si brava, ah! come godo”.
Continuai a menarlo finche dal buco non uscì più nulla, lo lasciai andare e mi accinsi a raccogliere le mutandine e rivestirmi.
“aspetta bambina mia, aspetta non rivestirti, fatti vedere”.
Mi sollevò prendendomi sotto le ascelle.
Mi adagiò, sulla pila di sacchi che contenevano le patate.
Cominciò ad accarezzarmi le tettine, a pizzicarmi i capezzoli appena accennati, dovete sapere che erano un po’ piccole, invidiavo da matti, zia, mamma e Cinzia, loro si avevano un bel seno.
“posso baciarle?”.
Mi venne da ridere a quella domanda,
“zio mi sembra che non ti serve il mio permesso”.
Si inginocchio.
Mi fece allargare le gambe.
“fammela vedere, bella proprio bella, chissà quanti ne farà felici, quando arriverà il tempo”.
Fece un lungo e profondo sospiro.
“che c’è zio,qualcosa non và?”
“no bambina,solo che vorrei ...