Zio Fabio
Data: 06/06/2018,
Categorie:
Maturo
Autore: Liana1990, Fonte: xHamster
... una domanda, che subito non capii, o meglio, non mi aspettavo me la facesse.
“ e vero che ti sono venute le mestruazioni?”.
“si è vero,ma come fai a saperlo?”.
“ho sentito tua madre che ne parlava con Laura.” (Laura è sua moglie)
“ si mi sono venute qualche mese fa”.
“questo vuol dire che ora sei una ragazza”.
“già cosi dicono”.
“anche se a vederti vestita così, non si direbbe proprio, sembri più un maschietto”.
(vorrei vedere miss Italia, maglione, pantaloni e stivali, per non parlare del berretto di lana calcato sulla testa, quanto bella sarebbe).
Gli feci una linguaccia, poi ridemmo entrambi.
Passo qualche minuto.
“dimmi la verità, hai mai visto il cazzo di qualche ragazzo?”.
Restai un bel po’, senza rispondergli.
Non volevo dirgli di quelle volte che, assieme a delle amiche, avevamo spiato i ragazzi che se lo menavano.
O di quando mio cugino me lo fece vedere.
Eravamo al mare, non c’era nessuno, si era tolto lo slip, voleva fare il bagno nudo e voleva lo facessi anch’io, non accettai, lui allora si diverti a farmelo vedere, e a masturbarsi.
“no non l’ho mai visto, se non in fotografia”.
“ e non ti piacerebbe vederlo dal vivo?”.
“penso di si.. un giorno o l‘altro lo vedrò”.
Silenzio per un altro po’.
“ ti piacerebbe vedere quello di un uomo?”.
Non sapevo cosa rispondere.
Avevo capito cosa intendeva.
Non sapevo cosa fare, in fin dei conti era mio zio.
Fu lui a prendere l’iniziativa.
“vieni andiamo ...
... nella cambusa, così se scende qualcuno lo sentiamo”.
Rimasi un po’ interdetta, giuro, non capivo cosa voleva.
Esitai parecchio, tanto che lui equivocò su questa mia esitazione.
“dai non aver paura non scenderà nessuno”.
Non avveniva mai, erano troppo impegnati, nessuno poteva assentarsi,nemmeno per fare la pipì.
Non capivo perché avrei dovuto aver paura.
Guai a voi se ridete,ero ancora una ragazzina ingenua.
Vedendomi timorosa mi prese per mano.
Fui, si fa per dire, costretta, a seguirlo.
Era una bugia, lo segui tranquillamente.
Entrammo dove teniamo le provviste.
Non prima di essermi tolta gli stivaloni.
Non chiuse la porta, l’accostò solamente.
“vuoi bene a zio Fabio?”.
“si che te ne voglio”.
“allora guarda”.
Si abbassò i pantaloni..
Le mutande erano tese.
Le abbassò.
Con un flop venne fuori un cazzo, teso, grosso, lungo, con molto pelo alla base, con i coglioni penzolanti.
La cosa incredibile fu che ne fui attratta, non provai schifo, come avrei dovuto (chissà perché?).
“guarda ti piace? dai vieni qui guardalo da vicino”.
Mi avvicinai.
Tenevo gli occhi fissi su quell’asta che svettava verso l’alto.
Gli ero vicina.
Zio lo impugno.
Cominciò a farlo andare su e giù.
“dai bambina mia, spogliati fammi vedere come sei fatta..”.
“ma potrebbe venire qualcuno”.
Mi devo fermare, il tempo è tiranno,sono al lavoro e stanno rientrando gli impiegati,non mi piace farmi vedere collegata in internet in un ...