Startrail con Dolomiti – 7 – Fine
Data: 21/12/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... facendo scivolare una mano sugli addominali e stuzzicando l’uccello che stava cercando di trovare un attimo di riposo. Mi diede un bacio sulla mascella, sussurrandomi: – Adoro essere la tua puttana, stronzo, e adoro darti piacere con il mio corpo. Allungai una mano fino al suo sesso passando da dietro, penetrandola con il medio e bagnandolo, poi appoggiai il polpastrello sul suo ano usando le altre dita per tenerle aperte i glutei sodi, quindi cominciai a tracciare cerchi attorno al buco del culo. All’idea di quanto mi sarebbe piaciuto penetrarlo sentii il cazzo inturgidirsi un po’. – Mi piace… – sussurrò la ragazza, apprezzando con un sorriso. Restammo a letto per diverso tempo, facendoci le coccole. Il tempo di trattarla come una troia era finito, sostituito da quello in cui volevo dimostrarle che era la mia principessa: non lo dissi a voce, ma i baci e come muoveva la testa, accarezzandomi con la sua chioma di fuoco, lasciava intuire che dopo quella soddisfacente scopata apprezzava il calore umano. Anche quello di un pezzo di merda che l’aveva finalmente fatta sentire una puttana. Dispiaciuto che ad un certo punto sarebbe finito tutto, sia il contatto con Gala, sia la mia vacanza, presi il telefonino sul tavolo e controllai quanto mancava per l’arrivo del pullman. Avevamo fatto sesso per tre ore, notai: un po’ troppo poco tempo da dedicare ad una meravigliosa ragazza come Stefania… Lei lo prese dalla mia mano e, dimostrando che era il suo strumento di lavoro, accese la ...
... fotocamera premendo un tasto del volume invece dell’icona sullo schermo, allungò il braccio e un attimo dopo lo smartphone emise un suono che mi è sempre sembrato quello di nocchie che scrocchiano. Non feci in tempo a vedere come fosse venuto lo scatto perché la ragazza lavorò velocemente ad alcuni menù, inserendo un indirizzo e-mail. Un istante dopo un trillo provenne da dove avevo gettato i suoi pantaloncini. Mi ridiede il telefono, tornando ad appoggiarsi a me. – Voglio che questo giorno resti per sempre nei nostri cuori – disse con una dolcezza che non mi sarei mai aspettato da lei considerando i giorni precedenti. Appoggiai le mie labbra sulle sue, accarezzandole il viso. La baciai a lungo, con delicatezza. La sua lingua rimase tranquilla, lasciandosi accarezzare dalla mia. – Non preoccuparti, – le dissi infine, dopo esserci staccati, – non dimenticherò mai questo giorno. Ma adesso temo che dovrò andare. La notizia adombrò la felicità sul suo viso. Mi abbracciò di nuovo, appoggiando il capo sul mio petto. – Mi mancherai, anche se sei uno stronzo. La baciai su suoi splendidi capelli rossi. – Anche tu mi mancherai. Non sei nemmeno così male, una volta che ti si conosce… molto intimamente. Ci lasciammo pochi minuti dopo. Lei si chiuse in bagno dopo avermi di nuovo baciato, sostenendo che voleva farsi una doccia prima di cercare un fotografo locale che sostituisse Arturo, e io sperai che non volesse in realtà piangere. Mi sarebbe davvero dispiaciuto. Misi in spalla lo zaino lo ...