1. Startrail con Dolomiti – 7 – Fine


    Data: 21/12/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    Nelle puntate precedenti:Alla fine, dopo tre giorni di sesso sfrenato con Emma e qualche buona foto in sua compagnia, sono rimasto solo: la ragazza è dovuta tornare a casa sua, ma il suo ricordo resterà per sempre nella mia mente e nel mio cuore. E nel mio profilo Instagram, visto che la ragazza mi ha taggato nella nostra foto post coito, e ora chiunque potrà scoprire che ha un bel paio di tette e che facevamo dell’ottimo sesso. Tutti, compresa la nostra influencer di fiducia, Gala, che a giudicare da come mi fissa mi chiedo se abbia intenzione di schiaffeggiarmi o scoparmi. La domanda ha una risposta la mattina successiva, qualche ora prima della mia partenza per tornare a casa, quando la stessa si presenta alla porta della mia stanza, dopo aver litigato con Arturo e averlo lasciato… Qualche malelingua potrebbe dire che la cosa era stata studiata già dall’inizio, ma no, ehi, è tutto puramente un caso…
    
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    Rimanemmo a lungo ad esplorarci reciprocamente i nostri cavi orali, assaporando il sapore l’uno dell’altra. Quando ci staccammo lei appariva soddisfatta, come se fosse riuscita a conquistarmi con quel bacio. In realtà l’aveva fatto già da diversi giorni, ma era una donna che per essere soddisfatta doveva conquistare un uomo e non farsi corteggiare. Lo sapevo, conosco quelle come lei, e la mia strategia di non sembrare troppo convinto di lei sarebbe ...
    ... proseguita. – Credi di piegarmi al tuo volere con un bacio, principessa? – le chiesi con un accenno di derisione nella voce. – E così? – domandò a sua volta, con dolcezza, il sorriso che le era salito agli occhi, facendo scorrere fino in fondo la zip: il corpetto si aprì completamente e il seno, ben più generoso di quanto sembrasse, libero dalla costrizione dell’indumento troppo piccolo, sobbalzò all’aria. Sì, quello avrebbe potuto, ammisi a me stesso, e questa volta non mi sforzai di allontanare lo sguardo da quel ben di Dio. Nonostante ciò, le dissi, scuotendo la testa: – Sei più sprovveduta di quanto immaginassi se credi che fottendomi, il tuo splendido corpo nudo che mi cavalca selvaggiamente, possa piegare la mia volontà al tuo volere. – Ne sei sicuro? – domandò maliziosa. Prese una mia mano e l’appoggiò sul suo seno, caldo e morbido, il capezzolo grosso e turgido che sembrava una punta contro il palmo. Il mio cazzo, che già si stava preparando all’azione, lo fu all’istante, e sentii il meato iniziare a rigurgitare una goccia di liquido precoito nel tessuto delle mutande. Nonostante i miei sforzi, la frase che pronunciai non ebbe la dose di strafottenza delle precedenti, pregna com’era di desiderio. – Puoi avere il corpo di una gran figa, ma per me rimani comunque una stronzetta viziata – le dissi, poi sollevai lo sguardo dalle sue tette al suo viso soddisfatto. Il mio non lo appariva affatto. – Vuoi scoprire com’è farsi chiavare da un vero uomo? D’accordo. Però sappi che ogni ...
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