1. Startrail con Dolomiti – 7 – Fine


    Data: 21/12/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... colpo che infliggerò alla tua fica ti renderà sempre più la mia schiava sessuale. Vidi i suoi occhi illuminarsi all’idea. Supposi avesse in mente quanto aveva scritto Emma nelle didascalie delle due immagini postcoito che aveva pubblicato su Instagram, usando un linguaggio infiorettato per descrivere quanti orgasmi avesse avuto. – Voglio essere la tua troia – mi sussurrò, quasi implorandomi. Questa volta fui io ad appoggiare le mie labbra sulle sue, con una dolcezza che non si sarebbe aspettata da qualcuno che avesse appena detto di fotterla fino a renderla la sua puttana. La sdraiai sul letto e, mentre le accarezzavo le due splendide tette, coccolai la sua bocca per diversi minuti con la mia lingua. Un profondo e penetrante aroma di rosa riempì l’aria della stanza, contrapposto all’odore più pesante del mio cazzo che stava implorando per svolgere il suo sporco lavoro. Gala ricambiò il bacio, appoggiando una mano sul mio culo e abbracciandomi con l’altra; continuava a usare la sua lingua con la delicatezza di un bulldozer ma la cosa mi dispiacque ben poco. Mi domandai se spompinasse con lo stesso vigore… Il profumo di figa bagnata stava cominciando a darmi alla testa e ritenni che la ragazza volesse fare un passo più avanti nel rapporto sessuale che avevo promesso e che, fino a quel momento, era ancora ai preliminari dei preliminari. Scivolai giù dal letto, ponendomi tra le gambe di Gala, sbottonandole i pantaloni. Si contorse mentre glieli abbassavo, dimostrando di essere ...
    ... impaziente di scoprire se quanto avesse redatto Emma come descrizione delle foto scattate negli ultimi giorni riguardo all’uso della mia lingua sulla sua passera fossero solo sparate di una che voleva vantarsi di un amante incontrato in vacanza per far bella figura davanti alle amiche o avesse detto la verità. Le mutandine sembravano quelle di una bambina, bianche con teste di coniglietti stilizzate e monocromatiche, e, al pari degli altri abiti, presentavano degli svolazzi alle tre estremità. Gli slip più ridicoli che avessi mai visto all’inguine di una ragazza, ma forse anche quelli più bagnati: l’umido che aveva macchiato il tessuto spandeva un olezzo di figa che sembrò sostituire l’ossigeno presente nella stanza. Afferrai l’elastico superiore degli slip con due mani. – Fuori dal cazzo queste mutande – ringhiai, strappandole letteralmente via dal bacino della ragazza. Avrei voluto abbassargliele a metà coscia e fotterla come una puttana, aumentando l’effetto di dominazione che volevo farle vivere e accrescere la sua eccitazione, ma quegli orribili slip… probabilmente li indossava per prendere in giro Arturo e la sua incapacità di darle piacere. Gala, stupita dal mio comportamento, sebbene gli angoli delle sue labbra non riuscissero a trattenere l’eccitazione che quel gesto aveva generato in lei, sbraitò: – Pezzo di merda, le mie mutandi… – ma non riuscì a completare la sua frase, la sua bocca che si apriva quanto l’imbocco della sua fica mentre due mie dita sprofondavano in ...
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