Startrail con Dolomiti – 7 – Fine
Data: 21/12/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... lei per tutta la loro lunghezza facendo colare una gran quantità di nettare. La fissai severo mentre inspiravo a pieni polmoni il profumo della sua passera dal tessuto con i coniglietti. – Chiudi quella bocca e godi, zoccoletta, – le ordinai, – o te la chiudo con le tue stesse cazzo di mutande. – Vaffanculo – imprecò, sebbene ogni sillaba fosse intervallata da un ansimo mentre la fottevo con le dita. – Il tuo è lì – la minacciai, dandole una strizzata ad una chiappa, – mi ci vuole poco a girarti e sfondarti, quindi vedi di abbassare il tono. Gala non rispose, muovendosi sul copriletto come se avesse avuto un mal di schiena che le impediva di restare sdraiata senza provare dolore, gemendo sì, ma di piacere. Era una gran bella ragazza, e mi sentivo un po’ in colpa a trattarla così sgarbatamente, ma era l’unico modo per farle raggiungere il massimo del piacere. Appoggiai un paio di dita sulla commensura e iniziai a premere con decisione, stimolandole il clitoride ancora nascosto nella sua tana. La ragazza aumentò il volume dei suoi versi, allungando una mano che sembrava cieca, muovendosi a tastoni nell’aria, mentre cercava di afferrarmi, probabilmente per assicurarsi che non abbandonassi il mio lavoro sulla sua fica. Oh, non doveva preoccuparsi per questo. Gala era bollente dentro il suo sesso, bagnata ad un livello che avevo visto poche volte: colava dall’utero ambrosia che scivolava lungo il perineo, incanalandosi tra le chiappe sode e finendo sul letto. Chi avesse cambiato ...
... le lenzuola, dopo la mia partenza, avrebbe trovato certamente una gran bella macchia di trasudo. Sorrisi all’idea che, forse, l’avrebbe fatto la splendida cameriera… Chissà cosa avrebbe pensato. Abbandonai le mie elucubrazioni quando notai che il clitoride aveva deciso, sebbene timidamente, di partecipare alla nostra festa: lentamente si allungò in cima alla passera, ergendosi pronto a fare il proprio dovere. Non lo feci attendere: tolsi le due dita dall’utero, doloranti per il movimento continuo per dare piacere a Gala, sostituendole con quelle dell’altra mano, e, sfruttando i polpastrelli umidi di ambrosia, attaccai il clitoride, massaggiandolo. Il corpo della ragazza venne scosso da uno spasmo, la schiena che si arcuava mentre un grido di piacere prorompeva dal petto, scuotendo le grosse tette. Gala crollò sul letto, gemendo come se stesse soffrendo. Se aveva intenzione di dire qualcosa, i respiri profondi e brevi glielo impediva. La cosa durò comunque ancora poco, e nel giro di un minuto l’influencer venne, artigliando le coperte con le mani e sbarrando occhi e aprendo la bocca. Sollevò il bacino un paio di volte, poi si girò su un fianco e piantando la faccia in un cuscino, soffocando un grido di piacere che, senza il guanciale, avrebbe rituonato nell’albergo, svegliando gli ospiti e facendo credere che stessero ammazzando qualcuno. Gala rantolò per diversi istanti, mentre il suo corpo nudo si muoveva a scatti sul letto, il volto ancora immerso nel cuscino. Penso si sia ...