Viaggio a Firenze
Data: 18/12/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Switchlife, Fonte: EroticiRacconti
... sulle labbra, e dietro le orecchie, a quel punto la mia erezione era al massimo e le palle cominciavano a farmi male. Comincio dunque ad appoggiare il piede sui miei testicoli con una leggera pressione. Non capivo cosa volesse fare, ad un certo punto strofinò il piede nel calzino su e giù lungo il mio pene, lentamente, ma ero così eccitato che ciò stava quasi per farmi venire, "posso padroncina?"
"Puoi? Ci sei vicino?"
"Si mia padroncina"
"Alzati allora! Via i pantaloni e le mutande! Gambe aperte!"
"Si padroncina"
Non esitai ad eseguire l'ordine e subito arrivò il primo calcio sui testicoli. Un dolore cane.
"Ti prego no!" Implorai
"No? Ti sei approfittato di me quando ero troppo stanca, devi ringraziare che non ti faccio di peggio, chiaro?!"
"Si padroncina, grazie padroncina"
E il secondo calcio arrivò, più forte del primo, e così altri otto. Mi trovai in posizione fetale con un dolore atroce.
"No ho finito, in ginocchio!"
Mi inginocchiai di fronte a lei che allungò il suo piedino sotto il mio viso.
"Ora voglio dieci baci per piede, in segno di scuse da parte tua"
Avvicinai il viso al suo piede per baciarne il collo ma quando fui a pochi centimetri lei tirò indietro la gamba per poi colpirmi con un forte calcio in faccia.
"Riprova..."
Mi avvicinai di nuovo e lei di nuovo mi colpì.
"Sei in grado di darmi un bacio su un piede o no? È tanto difficile?"
"Perdonami padroncina"
Cercai allora di impegnarmi il più possibile a ...
... darle dieci baci sul piedino mentre lei lo allontanava e mi calciava il viso.
Lo stesso si ripetè per l'altro piede.
"Non muoverti"
Si avvicinò alla borsa e tornò con le manette,
Mi prese i polsi e me li ammanettò alla gamba del letto.
"Ora tu te ne stai li e rifletti. Sono infuriata, volevo tanto fare un giretto insieme e farmi spiegare e raccontare le cose che hai studiato su Firenze per me, ma tu hai dovuto fare il porco mancandomi di rispetto, devi imparare a comportarti mi dispiace"
"Mi dispiace tanto padroncina"
"Dov'è il portafogli?"
"Tasca destra dei jeans che avevo indosso"
"Ci vediamo stasera, niente cena e niente letto! Ciao scemotto"
"Grazie padroncina, ti amo".
Sentii la porta chiudersi, ero molto frastornato per i calci in viso e le palle mi facevano malissimo, cercai dunque di mettermi su un lato e provai a dormire un po'.
Passai qualche ora sul pavimento mezzo nudo ammanettato alla gamba del letto, dovevano essere circa le otto di sera quando sentii i passi della mia dolce padroncina avvicinarsi alla porta, poi il rumore della chiave
"Hei"
"Buonasera mia amata, tutto bene?"
"Sisi, ho fatto un giretto, ho visto il duomo e il battistero ottagonale, poi ho preso un caffè in un bistrò lì vicino, ho fatto amicizia con dei ragazzi"
Si avvicinò e mi fece una carezza, aprì le manette e mi liberò.
"Tu come stai? Tutto bene?"
"Si mia padroncina, grazie"
"Adesso mi faccio una doccia e mi preparo, vado a cena con uno di ...