Storia di vanna 2
Data: 12/12/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69
... volte pareva geloso delle dicerie che giravano attorno alla mia propensione per i maschi, ma riuscivo a tenerlo a bada, raramente la cosa degenerava in litigi, e poi lavorando a stretto contatto era piuttosto semplice farlo tornare tranquillo con un pompino sotto il bancone del bar.
Sempre con discrezione, tuttavia non mi facevo mancare delle opportunità di distrarmi con i compagni di scuola o con qualche villeggiante.
Per celebrare la maggiore età, con una quindicina tra ragazzi e ragazze dello stesso anno di nascita, alcuni compagni di scuola e altri della stessa leva, si organizzò coi una festa in una baita sui monti vicini.
Raggiungemmo il casale nel tardo pomeriggio e iniziammo a brindare e cucinare. La serata fu molto piacevole, tra dialoghi intelligenti, sciocchi, risate...e vino e birra a volontà. Piano piano l'atmosfera si fece più audace, e iniziò a girare un po’ di fumo che, unito all’alcool fece salire la temperatura e diminuire le inibizioni. Ma gli scherzi e le mani addosso a noi ragazze all’inizio furono entro limiti di decenza.
Poi facemmo quel gioco coi numeri da estrarre, i pari ai maschi e i dispari alle femmine.
Fu un gran bella nottata, imparai molte cose e soprattutto a conoscere meglio le mie amiche. Vidi Marika, sdraiata a un metro da me a gambe nude, completamente divaricate, con la testa di un ragazzo, Walter, tra le sue cosce. Mentre Walter le scopava la figa con la lingua, la mia amica, normalmente così fine e misurata, era ...
... completamente fuori controllo. La cosa si consumò in breve tempo, lui le si mise sopra, la penetro' e dopo pochi minuti venne con tanto di gemiti e insulti, e lei non fu da meno.
Vidi Laura, la timiduccia della classe, che sorrideva, non sapevo perché. Forse voleva vedere se il suo fidanzato Giulio che era stato estratto per accoppiarsi con Cristina, sarebbe stato all’altezza delle sue vanterie, che faceva con lei, di essere un grande amatore.
Cristina, la prima della classe, era seduta con la camicetta slacciata e la mini gonna un pò su che lasciva vedere le cosce vellutate da calze autoreggenti . Giulio si sedette vicino, lei si avvinghiò a lui, gli sbottonò la camicia , lo baciò sul collo iniziando a succhiare, poi lo leccò sui capezzoli e si insinuò sotto l’ascella. Lui lasciò fare e si fece guidare la mano sul reggiseno, che sollevò senza poterlo slacciare, in modo che i seni scappassero di sotto e iniziò a giocherellare coi capezzoli che si stavano gonfiando. Con l’altra mano accarezzò il dorso delle cosce giungendo al confine delle calze, e insinuò il dito dal bordo e fin dentro la fica, lei ebbe un sussulto, strinse le gambe ma ormai la mano era in mezzo e due dita iniziarono a muoversi causando un piacere nuovo, e lei venne sbrodolandosi gemendo.
Poi si staccò dall’ascella e scese sul petto leccando fino ad incontrare i jeans e, sbottonandoli, aprì la patta, trovando il pisello durissimo, lo estrasse dal sopra dell’elastico, e con la mano alla base pompava le palle. ...