Strangers in the night
Data: 10/12/2021,
Categorie:
Trans
Autore: Iltronodibastoni, Fonte: Annunci69
... costretta a farlo.
Gocce di sperma colavano sulle guance, alcune caddero sul seno, altre raggiunsero il pavimento.
La signora si allontanò, andò al tavolo e prese il bicchiere di bourbon della ragazza. Tornò verso di noi e glielo porse. La ragazza lo prese e ne bevve un sorso.
Chissà che sapore ha il bourbon misto a sperma?
(continua)
Eravamo seduti sul divano, io e la ragazza, di nuovo avvolti nei nostri asciugamani.
Le signora in nero era uscita dalla stanza, credo fosse andata nel bar adiacente ma non ce lo disse.
“Veramente questa è stata la tua prima esperienza? E’ strano cominciare in questo modo. Spero non ti sia sentita forzata a farlo” chiesi.
“Nessuno mi ha forzata, ma quella donna ha un potere magnetico su di me. Non riesco a resisterle…lei ordina io obbedisco” rispose lei.
“Ma ora come ti senti?”
“Non so, da un lato mi chiedo perché l’ho fatto, dall’altro devo dire che mi è piaciuto”
“Però se ci fossimo trovati da qui da soli, senza quella donna, non avresti ma neppure concepito l’idea di prendermelo in bocca, vero?”
“No, credo di no”
A quel punto avrei forse doluto rivestirmi ed andarmene. Mi sentivo a disagio. Mi alzai, cominciai a girare nervosamente per la stanza.
Fu a quel punto che la porta si aprì e la signora in nero entrò nella stanza.
“sei pronta?” chiese alla ragazza.
“si” rispose lei
“un momento” dissi “pronta a cosa? Cosa hai in mente?”
“Pronta a darmi la sua verginità”
“Maccheccazz….” Non ...
... riuscii a finire la frase. La ragazza si era già alzata, tolta l’asciugamano e si stava dirigendo verso il tavolo. Io la guardai mentre si sdraiava sul tavolo, rivolta verso l’alto e con le gambe a penzoloni dal bordo del piano.
Non sapevo cosa fare e neppure cosa dire. Infatti non feci e non dissi nulla.
La signora si avvicinò al tavolo. Con le mani accarezzava la ragazza, dalle spalle ai seni, dal ventre alle cosce, dai fianchi di nuovo al seno. La ragazza non si muoveva, lasciava fare passivamente. Infilò la mano tra le gambe, la ragazza le allargò leggermente.
“Vieni a vedere” mi disse
Mi avvicinai.
“Più vicino”
Mi portai di fronte al tavolo, avvicinai ulteriormente il volto tra le gambe della ragazza. La sua fica bagnata era a pochi centimetri dai miei occhi. La mano della donna scivolava lungo la fessura, il dito medio ad ogni passaggio veniva avvolto tra le labbra. Sentivo i gemiti della ragazza ma io ero ipnotizzato dal movimento della mano.
A volte la donna si soffermava sull’uscio della fica, sentivo allora il tremito della ragazza che evidentemente temeva di essere violata. Da quella posizione sarebbe bastata una piccola pressone delle dita e….pop…la porta sarebbe stata aperta. Per sempre.
Ma questo non accadde. Accadde qualcosa che non avrei potuto prevedere.
La donna ritrasse la mano. Io mi alzai a guardarla. Lei si sfilò il vestito nero, dall’alto in basso fino a farlo scivolare ai suoi piedi.
Sotto era nuda.
Solo allora realizzai che ...