1. La notte da pornostar di una camerierina imbranata


    Data: 05/06/2018, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Racconti Erotici, Autore: Seinove, Fonte: RaccontiMilu

    ... pregiudizi culturali del mondo, quindi mi rassegno ad accettarli…ma ciò non vuol dire che non mi accorga di quando mi ci imbatto.»
    
    Aveva colto nel segno. Mi sentivo piccola e meschina. Avevo giudicato una persona solo in base a quello che “fa”, e la mia educazione bigotta mi ha indotto a pensare che fare l’attore porno sia in automatico un “male”. Non avevo visto la persona “Riccardo”, avevo visto solo ciò che i miei pregiudizi proiettavano su di lui.
    
    – «Via; non fare quella faccia…e non prendermi troppo sul serio», mi disse con un bel sorriso, «Sei giovane e hai tempo per imparare. Ora bevi la tua spremuta, e parlami delle tue impressioni sul mio lavoro.»Ammiravo davvero la sua abilità nello sdrammatizzare. E visto che me lo aveva chiesto, colsi l’occasione per togliermi il tarlo che mi ossessionava.– «Riccardo, io…A proposito della scena di oggi, la posizione che abbiamo simulato…Ecco, volevo chiedere…Come funziona per davvero?»– «Si fa presto a vedere. Guarda qui.»Girò il portatile nella mia direzione. Sul monitor mi apparve la scena di una donna presa in sandwich tra due maschi, e quello che le stava sopra era proprio Riccardo!https://i.pixxxels.cc/k527x3Bt/x-maid3.jpg
    
    Arrossii. Stavo vedendo lo stesso uomo che mi stava davanti mentre era intento a sodomizzare una sconosciuta.– «Cosa stai pensando, Anna? Sii sincera», mi chiese.– «Io…Sono un po’ confusa…Penso che non dovrei guardare queste cose, non è da persone perbene…»Girai pudicamente la testa dall’altra ...
    ... parte…Al che, Riccardo mi afferrò per la nuca e con un gesto delicato ma deciso riportò il mio sguardo sul monitor.– «Continua a guardare, invece. Quella che ha appena parlato non sei “tu”, sono i tuoi pregiudizi che cercano di farti vivere solo nel piccolo mondo che già conosci, giudicando male tutto ciò che non ne fa parte.»
    
    Così mantenni gli occhi fissi sullo schermo…ed in effetti, dopo qualche secondo quelle scene non mi mettevano più così a disagio.Mi immaginai al posto della donna nel filmato. Sembrava godersela parecchio.– «A lei sta piacendo davvero?», chiesi.– «Sì…ma non nel modo che sta dimostrando nel video. Il piacere naturale è…diciamo “poco fotogenico” per lo spettatore, così i gemiti e le espressioni di godimento vengono enfatizzate dalle attrici. Essere delle brave pornostar non significa solo prendere cazzi, sai?»– «Immagino di no», replicai, «Non so se trovandomi in quella situazione io riuscirei a concentrarmi sulla recitazione…»– «Vorresti provare? Si può fare anchesubito, se ti va.»Quella offerta mi trovò del tutto impreparata.– «M-ma come; dovremmo fare sesso così, come se niente fosse, senza nemmeno conoscerci…»Mi interruppe con un gesto secco.– «Stai di nuovo ripetendo la lezioncina che hai imparato a memoria, Anna. Accantona per un momento i tuoi vecchi schemi mentali e chiediti: quale vita vuoi vivere? La TUA vita, o quella di chi ti impone le SUE regole sulcome devi viverla?»
    
    Sapeva parlare, Riccardo. Poche parole ma penetranti come frecce.– «Ma ...
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