1. La notte da pornostar di una camerierina imbranata


    Data: 05/06/2018, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Racconti Erotici, Autore: Seinove, Fonte: RaccontiMilu

    ... atto così intimo? Non provano vergogna? E perché mai una persona normale dovrebbe provare piacere nel guardarli? Boh…
    
    Eravamo così assorte nella visione che non ci accorgemmo che ci piombò alle spalle il direttore dell’albergo:– «È così che lavorate, voi due?»– «YAHP!!», gridammo all’unisono, prima sorprese e poi imbarazzate.– «Se queste cose vi piacciono, affari vostri…ma le guardate quando siete FUORI dall’orario di lavoro, occhèi?», puntualizzò lui con uno sguardo tra il severo e il divertito.Che figuradimmerda. Prontamente, spegnemmo il telefonino e riprendemmo ad occuparci delle nostre mansioni.
    
    ********************************3)RICCARDO CAZZODIPIETRA********************************
    
    Un paio d’ore dopo mi spettava il ricambio di bottiglie vuote al bar. Ne approfittai per bermi un bicchiere di aranciata.Vidi che il barista stava ridendo come un matto in compagnia di un cliente, un biondo atletico sui 35 anni. Lo avevo già intravisto tra il gruppo arrivato oggi. Per caso mi giunsero alle orecchie i loro discorsi:– «…e senti quest’altra: Un tale dice alla sua ragazza “Ehi, che fica grande che hai! Ehi, che fica grande che hai!” E lei: “Sì, ma perché me lo dici due volte?” E lui: “Non l’ho detto due volte…È stata l’eco!“»
    
    Era una barzelletta volgarissima…ma non riuscii a trattenermi dallo scoppiare a ridere, spruzzando di aranciata la manica del signore.– «Omiodiomiscusimadonnacosahocombinatoquantomidispiace…»– «Ehi, ehi, rilassati», disse lui senza scomporsi, ...
    ... «Sono ancora tutto intero…Grazie al cielo tu non assomigli per niente ad Alien!»– «A che cosa, scusi?…»– «È quella creatura che sputa acido solforico.»– «Ah…Mi deve perdonare, non mi intendo molto di zoologia…Ma venga un attimo in bagno, che le pulisco la manica.»– «Non sarebbe neanche il caso, ma se proprio insisti…»
    
    Insomma, dopo un lavoro di salviette e detergenti riuscii a rimediare al danno. Che figuraccia da imbranata, però!– «Ecco; adesso bisogna solo aspettare che la manica si asciughi. E mi scusi ancora…»– «Si dice che chiedere scusa per gli errori costa meno che stare attenti a non commetterli. Perciò, ora chiedimi scusa per esserti scusata!»– «Le chiedo scusa per ess…»– «Ahahah! Ci sei cascata!», rise il cliente. E io con lui. Certo dovevo riconoscere che conosceva l’arte di sdrammatizzare.
    
    – «Come ti chiami, ragazza?»– «Anna Rita. E devo ringraziarla per la sua comprensione, signor…?»– «Dick Stone.»– «Però da come parla lei non sembra straniero.»– «No, infatti il mio vero nome è RICCARDO e sono italianissimo. “Dick Stone” è il mio nome d’arte quando recito.»– «Ah, allora lei deve essere uno degli attori di quella troupe che è arrivata oggi. E…di che film si tratta, se posso sapere?»– «Certo che puoi saperlo. Giriamo un film porno.»
    
    Pronunciò quella frase con la massima disinvoltura, come se si trattasse di girare un documentario. A me invece provocò un effetto di istintiva repulsione, come se avesse detto che intendeva compiere un attentato.
    
    – «E…ehm…lo ...
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