1. La notte da pornostar di una camerierina imbranata


    Data: 05/06/2018, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Racconti Erotici, Autore: Seinove, Fonte: RaccontiMilu

    ... davvero scopando», commentò Riccardo, evidentemente divertito dalla mia espressione stupefatta.– «No…Cioè, un po’…Scusate ancora, non volevo disturbare…»– «Tranquilla. Come ti ho detto, stavamo solo provando le posizioni per una scena che gireremo domani.»– «Come? Le provateprima? Cioè, intendo…prima di…?»Mi guardarono tutti come se venissi da Marte.– «Ma certo, tesoro», rispose la ragazza, con un sorriso gentile, «È come fare le prove per una recita teatrale.»– «Proprio così», aggiunse Riccardo, «Dato che nei Porno si gira quasi tutto in successione, ci mettiamo d’accordo in anticipo su posture e durata degli amplessi.»– «Ah…Perciò quella è una delle posizioni che eseguirete domani?»– «Esatto. Si tratta di unaDOPPIA PENETRAZIONE. Lo sai cos’è, no?»– «S-sì, più o meno…Ma la fate in TRE?»A questo punto i sorrisi si trasformarono in una fragorosa risata. Dovevo averla detta grossa.– «Tesoro, tu non hai mai preso un uccello davanti e uno dietro, vero?», disse la ragazza.Arrossii imbarazzata. E nonostante tutto, quella discussione così aliena dal mio piccolo mondo mi incuriosiva.– «Uh…N-no, ho un fidanzato, se vuoi saperlo.»– «E con ciò? Anch’io ho un fidanzato, ma ho fatto lo stesso un sacco didoppie!», rispose lei con squisita disinvoltura.– «Ma almeno nel culo, hai già provato?», incalzò Riccardo.
    
    La discussione si stava spingendo un po’ troppo oltre. Ora mi sentivo come sotto esame. Avrei voluto sottrarmi a quell’interrogatorio fuori programma…eppure qualcosa in me era ...
    ... intrigato da quei discorsi. Forse era la loro estrema naturalezza nel parlare di cose così intime e personali. In loro non sentivo nessun intento di imbarazzarmi; per loro sembrava come se mi stessero chiedendo se avevo già assaggiato un hamburger.
    
    – «No, non l’ho mai preso di dietro», risposi…Poi mi sentii in dovere di aggiungere: «Perché; c’è qualcosa di male?»Aggiunta sbagliata. Mi stavo mettendo sulla difensiva, e ciò traspariva in modo evidente.– «Rilassati, nessuno vuole giudicarti. Era solo per capire quanto sei disinibita. Ma dimmi; non vorresti provare almenoper finta?», chiese Riccardo.– «Beh…Sì, forse così, per finta, è tutta un’altra cosa…Ma non so come si fa…»– «Vieni qui sul letto e prova. La posizione l’hai vista prima, no?», disse Riccardo facendomi un gesto d’invito.
    
    Anche se dentro di me tutto mi esortava a declinare cortesemente l’offerta, sentivo di dover fare qualcosa per dimostrare di non essere una pivellina che ha paura di provare cose nuove.Così mi misi a cavalcioni di Riccardo. Lui mi prese per i fianchi e fece abbassare il mio bacino a contatto col suo.– «E…e ora cosa dovrei fare?», chiesi.– «Muovi su e giù il bacino, come se stessi scopando veramente.»Eseguii, un po’ frastornata. Era un movimento strano: un conto è farlo quando si è eccitati, macosì dovevo reimparare tutto quanto, non sapevo neanche che ritmo tenere…Mi sentivo impacciata.– «E…e adesso?»– «Adesso viene il bello», rispose Riccardo.
    
    Il nero, quello che Marilena aveva chiamato ...
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