1. La notte da pornostar di una camerierina imbranata


    Data: 05/06/2018, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Racconti Erotici, Autore: Seinove, Fonte: RaccontiMilu

    ... doppia penetrazione.Come sarebbe stato provare PER DAVVERO? Quel pensiero mi era entrato in testa, non riuscivo a liberarmene. In qualunque mansione fossi impegnata, la mia mente correva all’immagine di me stretta in mezzo tra quei due maschioni, alla sensazione di piacere sempre più crescente che stavo provando in quel momento, e che avevo interrotto all’improvviso per una paura irrazionale. E dire che quella era solo una recita; a che livello sarebbe arrivata la mia eccitazione se avessi provato a farmi scopare SUL SERIO? Mah…
    
    **************************6)SERVIZIO IN CAMERA**************************
    
    Comunque, dopo cena arrivò alla reception una chiamata dalla Camera 24. Una caraffa di spremuta d’arancia.La consegna spettava a Marilena, che però si affrettò a sbolognarmi la patata bollente.– «Vacci tu, Anna…Io non voglio avere niente a che fare con quella gentaglia lì!»– «Hai paura che ci provino con te, Mari? Conoscendoti, pensavo che non vedessi l’ora…», dissi con un mezzo tono di scherno.– «Ma scherzi?! Non mi farei toccare neanche con un dito, da quegli zozzi. Chissà che malattie potrebbero attaccarmi. Vai, vai, che di sicuro a te ti lasciano stare!»Ero quasi indignata da quei pregiudizi così ottusi…ma dovevo ammettere che fino a ieri forse anch’io mi sarei comportata allo stesso modo della Mari. Mi vedevo in lei come in uno specchio, e mi facevo orrore.
    
    In ogni caso, poteva essere l’occasione di scusarmi per come mi ero comportata. Così andai di sopra di ...
    ... buon grado e bussai.Riccardo era seduto sul letto e stava lavorando su un PC portatile. Non mi disse nulla, fece solo un gesto d’invito ad entrare.Posai la caraffa sul comodino e cercai nervosamente di attaccare conversazione.– «Signor Stone…ehm…Io…»– «Riccardo.»– «Ehm, Riccardo…Volevo scusarmi per oggi, non avevo intenzione di essere sgarbata…»– «Tranquilla, ci siamo abituati. Non pensare di essere la prima che ci tratta come degli appestati.»Versò la spremuta in due bicchieri, e me ne porse uno. Un gesto cortese che lasciava intendere che non c’era proprio nessun rancore.Eppure avevo scorto una nota di amarezza nelle sue parole. Non volevo dargli l’impressione di essere una che giudica dalle apparenze.– «Riccardo, senti…Forse ti capita spesso di incontrare persone che hanno pregiudizi sul tuo lavoro, ma ti posso assicurare che non è il mio caso…»Lui fece un mezzo sorriso e mi fissò con un’occhiata penetrante.– «E così tu pensi di non avere pregiudizi? Sei un po’ presuntuosa, ragazza. Credi che non mi accorga del tuo disagio quando ti trovi vicino a me?»– «Sì, in tua presenza mi sento un po’ nervosa, ma non credo che sia per un mio pregiudizio…»– «Certo che lo è. Il pregiudizio è quando ciò che “fai” viene anteposto a ciò che “sei”. Guarda ad esempio me: ho due lauree, parlo 5 lingue, ho interessi in diecimila campi…ma a causa della mia etichetta di “pornoattore” la gente mi vede solo come un mandrillo decerebrato, un pene con le gambe e niente altro. Non posso cambiare i ...
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