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Un venerdì di passione
Data: 02/12/2021, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69
... Gli spiegò che la mia situazione era in stato di transizione da uomo a donna e che ero una sua parente. Ottennì quindi il permesso di entrare nel camerino delle donne. Sotto lo sguardo di due signore di mezza età tolsi i jeans skinny rivelando il perizoma rosso sotto. Avrei voluto togliere anche il plug ma ero talmente rossa dall'imbarazzo che non osai toccare più di tanto là sotto. Infilai quindi i leggins che avevo nella sacca e le scarpe da ginnastica sempre con la testa china. Posai l'orologio e i miei affetti personali in un armadietto e rimasi con la felpa per non rivelare il reggiseno. Con il solito elastico legai i capelli dietro alla testa e uscii. Ero un po' spaesata ma di palestre ci sapevo fare quindi iniziai degli esercizi che conoscevo non vedendo Luca nei paraggi. Arrivai dal bilanciere per fare qualche squat e risvegliare un po’ di tonicità del lato B, cercando di aiutare il mio culetto a sembrare ancora più invitante. Il luogo non era molto affollato seppur di notevoli dimensioni, ma chiunque lì presente mi ispezionò da cima a fondo, in particolare la vista dei miei piegamenti in jeans stava destando un notevole interesse che scorgevo con la coda dell’occhio. Dopo poco ecco il mio uomo uscire bello pimpante, sguardo deciso e carico per il suo programma di allenamento. Mi accorsi che era più alto di me e decisamente più muscoloso. Per tutta la sessione lo spiai durante gli esercizi cercando di tenere a riposo le mie emozioni che sarebbero spuntate ...
... subito dai leggins stretti. Ad un certo punto ecco un ragazzo della mia età che si avvicina e si presenta. "Ciao sono Alberto" "Piacere Fede..rico" "Sei nuovo vero? Non ti ho mai visto" "Sì sono appena arrivato" Continuando la conoscenza mi accorsi che probabilmente Alberto poteva essere gay. Ad un certo punto mi fece i complimenti per il perizoma che si intravedeva nella trasparenza dei leggins. Mi chiese addirittura dove lo avessi preso e si informò sul mio trucco. Voleva anche scambiare i numeri quando Luca ci interruppe. "Fede io ho finito, saluta il tuo amichetto che ti porto a casa" Sembrava un po' scazzato allora feci un sorrisetto al ragazzo e lo seguii senza dare nessun numero di cellulare. Sarebbe rimasto deluso a scoprire che non ero gay ma una signorina solo passiva che non avrebbe fatto al suo caso. Luca mi disse di non farmi la doccia che l'avrei potuta fare a casa, quindi recuperai le mie cose e senza cambiarmi tornai alla macchina con lui che aprì i suoi sentimenti a me. "Fede scusami se sono stato un po' burbero ma la stanchezza non mi fa ragionare, vorrei passare dei momenti indimenticabili con te perché sei fantastica e te lo meriti" Io gli accarezzai il braccio mentre camminavamo. "Tranquillo capisco come ci si sente avremo tempo di fare quello che vogliamo" Improvvisamente si girò, mi guardò dall'alto in basso e con la mano nella mia mi prese letteralmente in braccio per sbattermi al muro del parcheggio, mi sfuggì un urletto di ...