1. Un venerdì di passione


    Data: 02/12/2021, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69

    ... fervorò dentro di me e dalla sorpresina nel culo arrivarono diversi formicolii di piacere.
    
    Attraversai la strada con occhi chiusi. Con timidezza raggiunsi la vettura e riconobbi Luca intento a mangiare un panino.
    
    Bussai al vetro.
    
    Lui alzò lo sguardo.
    
    I nostri occhi si incontrarono.
    
    Sorrisi io e lui di rimando.
    
    Poi mi allontanai dalla portiera per farlo uscire.
    
    "Ciao Federica... Guardati... che splendore che sei dal vivo" allargò le braccia e io mi ci buttai in mezzo salutandolo come di consueto con un bacio sulla guancia. Lo salutai con la voce rotta che quasi non riuscivo a contenere le emozioni.
    
    "Come è andato il viaggio? A parte che sono rimasto aggiornato quindi dovrei già saperlo, ma sai sempre come aggiungere un po' di pepe a qualsiasi storia"
    
    Nel frattempo sistemò la mia valigia nel bagagliaio e mi aprì la portiera da vero gentiluomo. Mi sedetti stranamente più timida di quello che mi sarei aspettato.
    
    Lui tornò al volante e spronò una mia risposta mentre rimetteva in moto l'auto ed entrava nel traffico serale.
    
    "Ecco in realtà ho omesso un piccolo dettaglio con un signore in bagno, ma se vuoi te lo racconto più tardi"
    
    Lui staccò un attimo lo sguardo dalla strada per guardarmi negli occhi e farsi una risata, facendomi una carezza sulla coscia.
    
    "Lo sapevo che con te non bisogna andarci piano, eh"
    
    Sorrisi guardando fuori dal finestrino, perché sentivo un po' di imbarazzo nell'aria. Nel frattempo però la sua mano era rimasta sulla ...
    ... mia gamba e stava andando sempre più verso l'inguine. Il mio membro stava diventando sempre più duro per la situazione che si era venuta a creare ma continuavo a stare in silenzio imbarazzatissima. L'esplorazione delle sue dita continuò finché non entrò nei pantaloni e sotto il perizoma. Arpionò il cazzo ormai marmoreo e lo segò con un ritmo molto lento finché non arrivammo a destinazione nel silenzio più totale.
    
    Spense la macchina e uscì come se non fosse successo niente, io sistemai il pacco gonfio che aveva lasciato nelle mutandine e lo seguii dietro dal bagagliaio.
    
    Finalmente presi di nuovo parola.
    
    "Mi hai portato in una palestra?!"
    
    "Sì questa è quella che frequento sempre dopo lavoro, ti sei ricordata di portare i vestiti come ti avevo chiesto?"
    
    "Sì certo, ma pensavo di andare subito a casa tua perchè sono molto stanca."
    
    "Be lo sono anch'io, dopo una settimana di lavoro, ma ho preso questo impegno e devo rispettarlo quindi mi fa piacere se mi fai compagnia. È più stancante un turno di lavoro o essere sbattuta sul treno?"
    
    Non osai obiettare, d'altronde aveva ragione. Aprii la valigia e presi l'occorrente per l'allenamento. Poi varcammo la porta d'ingresso di quel luogo dove Luca aveva perfezionato il fisico muscoloso che tanto avevo apprezzato nelle foto che mi inviava. Pagai l'entrata singola e lo seguii nei camerini. Feci per entrare in quello dei maschi ma lui mi fermò. Quindi gridò al proprietario, che probabilmente conosceva, di venire un attimo. ...
«1234...»