"carnalità...ovvero sperduti in campagna nel caldo torrido di fine luglio"
Data: 01/12/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... riparata ad occhi indiscreti, da una specie di paratia.
Niente sciacquone e, per ripulire la tazza, bisognava riempire un secchio alla fontanina che si trovava anch’essa fuori. Diversamente da quello che uno poteva aspettarsi, anche qui tutto pulitissimo.
Sara mi guardò perplessa, ma dovendo fare la pipì, entrò lasciando la porta socchiusa e con me fuori di guardia. Non indossando intimo, le bastò alzare il vestito e, senza sedersi, cominciò ad urinare. Per non metterla in imbarazzo, mi voltai dall’altro lato e solo quando terminò lo scroscio, capii che aveva finito.
“Federico, hai dei fazzolettini” mi chiese; gliene passai un pacchettino intero, si asciugò e, riabbassandosi il vestito, uscì.
“Che schifo! Come fanno a vivere in questo modo; tu non devi farla?"
Difatti anche a me scappava, ma sicuramente la cosa, per me, fu più facile.
Presi, poi, un secchio d’acqua alla fontanina e lo riversai nel gabinetto. Dopo un rapido lavaggio delle mani, tornammo verso il casolare.
La padrona di casa ci riaccolse con uno smagliante sorriso e con una genuina cortesia.
Stava preparando la cena e un buon odore giungeva dal focolare: doveva trattarli molto bene i suoi ospiti.
Mise sul fuoco una teiera e preparò un tè per noi, che, nonostante facesse un gran caldo, ci fu molto gradito.
“Che prepari di buono?” chiesi a Marisa.
“Stasera, senza primo piatto, solo salsicce e patate al forno, poi ci sono affettati e formaggi” rispose.
Ella, intuendo che ...
... eravamo curiosi di sapere chi fossero gli ospiti, disse:
“Vedete, è una cosa che facciamo un paio di volte al mese; siamo tre mogli e a turno una di noi partecipa, oggi tocca a me, insieme a mio marito ci saranno tre nostri amici. Ci riuniamo, ceniamo, beviamo e ci divertiamo”
“Scommetto che vi divertite ad ascoltare musica e, forse, ballare?” osò Sara.
“Veramente anche qualche cosina di più, mia cara; ci divertiamo ad eliminare ogni inibizione”.
Io e Sara ci guardammo perplessi; dove eravamo capitati? E quindi, visti i nostri sguardi interrogativi e comprendendo le nostre perplessità, continuò:
“Siete i benvenuti, ma, se non vi va di partecipare, vi do due sacchi a pelo e, dopo cena, potrete trascorrere la notte fuori, ammirando le stelle”.
Mentre si allontana per riporre le tazze vuote del tè, Sara, stringendosi a me, sussurra:
“Vediamo come evolve la cosa. Marisa è simpatica e, da subito, ti ha fatto gli occhi dolci. Vediamo i suoi maschi e poi decidiamo”
“Decidiamo? Vorrai dire: deciderai?” rispondo.
“Lo sai che le stelle mi angosciano e, poi, non mi va di dormire nel sacco a pelo” aggiunse, chiaramente scherzando.
Si mise a disposizione di Marisa, che, sorridendo, le diede una tovaglia e le indicò il cassetto delle posate, informandola di apparecchiare per sette.
Il tutto venne riferito, accompagnando le parole con una carezza sul viso.
“Tesoro, se ti va, stasera, potremmo diventare le star della festa; io e te a disposizione dei nostri ...