Dottoressa
Data: 21/11/2021,
Categorie:
Etero
Autoerotismo
Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu
... decide che può concedersi di fumarla in casa. Sul desktop campeggia una grande foto in cui è con la sua ragazza, entrambi molto eleganti per il matrimonio di un’amica. Guarda quello sfondo e si sofferma sulla mise sensuale della sua fidanzata, un vestito nero fasciante, cosparso di fiori bianchi, abbinato a un paio di tacchi a spillo, rossi. Quel giorno era talmente irresistibile che a un certo punto lui le ha sussurrato all’orecchio qualcosa come “ho una gran voglia di scopare.. andiamo al cesso?”. La reazione stizzita e poco sorprendente della sua donna fu una cosa tipo “smettila di fare il deficiente!”. Lei, la donna che si sta facendo la doccia, è fatta così, una bomba sexy con la testa di una suora. Nella foto lui stringe nella mano un calice di vino bianco, lei un banalissimo bicchiere d’acqua. Sempre attenta a non lasciarsi andare, figurarsi. Vincenzo ride e soffia una nuvola biancastra verso la finestra spalancata. Fra le cartelle ordinate del computer ci sono quelle con le foto delle loro vacanze, che lei gli ha fatto rivedere almeno mille volte sperando di spremergli un po’ di romanticismo. Ma non è tipo per smancerie del genere lui, alza il volume della musica e continua a cliccare svogliatamente le icone sullo schermo. “Documenti” è la cartella che contiene tutte le cartacce relative alla gestione burocratica della casa, argomento da cui lui si è sempre tenuto a debita distanza. Dopo averci cliccato sopra Vincenzo si rende conto di ...
... quanto è maniacale la sua fidanzata, trova infatti un elenco di sottocartelle dai nomi inequivocabili: “Amministratore”, “Bollette”,“Contratto”, “Lavori bagno”, “Spese” e così via, seguendo uno schema mentale pulito e organizzato che solo lei può dominare. Un nuovo sguardo verso il bagno, la doccia continua a sfrigolare, la sua donna sta addirittura canticchiando, ci vorrà ancora molto prima che esca. Doppio clic sulla prima directory, in ordine rigorosamente cronologico compaiono tutte le lettere di convocazione per le riunioni di condominio, appuntamenti a cui lui non partecipa mai. Persino quella volta in cui lei proprio non poteva andare, per un impegno di lavoro, lui, si è finto malato. Vincenzo apre la seconda cartella che ne contiene a sua volta altre, ancora più piccole, ognuna evidentemente rinominata come l’anno di riferimento, lui sbuffa, sembra essersi smarrito in un noiosissimo labirinto senza uscita ma, c’è del tempo da passare, tanto vale cliccare a caso sui vari file. La sua bocca si apre in uno sbadiglio ortopanoramico mentre seleziona col mouse le fatture più recenti. Gli viene in mente una gag che ripropone praticamente da sempre: mette la mano aperta sul mouse e con il dito medio della mano inizia a “stuzzicare” la rotellina posizionata fra i tasti, poi alza gli occhi al cielo e inizia a gemere dicendo “ahhh ahhh.. mi sto toccando la topa”. Va detto che questo numero di teatro fa ridere solo lui. Vincenzo è fatto così, che ci dobbiamo ...