Rapporti dalla provincia 2 - Il mio amore è per te.
Data: 16/11/2021,
Categorie:
Lesbo
Autore: lowrise, Fonte: EroticiRacconti
... palpeggiare le parti intime, poi si era decisa a tirare tante di quelle seghe a molti di loro. Ma ad altri fortunati, invece, che l’avevano eccitata con le loro volgarità, la giovane aveva concesso la sua fresca passera, che era sempre in tiro, perdendo subito la verginità con sveltine goduriose nei bagni della scuola o la sera dietro un albero ai giardinetti. Ben presto aveva ottenuto una sorta di monopolio: tutti i maschi in calore volevano montarla e la cosa non era piaciuta alle sue rivali, che si erano viste prevarivare e per questo si volevano vendicare. E avevano convinto Maria, che aveva teso un tranello a Lili, facendole credere che un ragazzo particolarmente dotato la stava attendendo nei bagni per un rapporto completo.
Lì invece aveva trovato due sue scagnozze che, dopo averla picchiata in volto e immobilizzata, a turno avevano abusato di lei con uno strapon. Poi era stata la volta di Maria, che l’aveva costretta a un rapporto completo accompagnato da baci saffici con la lingua. Dopo l’iniziale repulsione, Lili aveva sentito un’inaspettata attrazione per quella puttanella e aveva goduto con lei come mai prima d’ora, scoprendo un lato dell’amore mai esplorato prima. Da quel giorno era divenuta orgogliosamente bisex, offrendo rapporti lesbici alle sue coetanee, che sempre più numerose scoprivano, grazie a lei, le gioie del sesso tra ragazze.
Indossò al volo il giubbotto fregato a sua zia e sul tavolo vide il pacchetto di sigarette che le aveva lasciato Marion. ...
... Ne prese una, se la infilò in bocca, ma non l’accese e mise nella tasca di destra il pacchetto e l’accendino. Fuori, neanche a dirlo, stava piovigginando, ma la giovane, come al solito, non se ne curò e decise di raggiungere la sommità della collina.
Prima di giungere scorse da lontano una sagoma.
“Chi si vede, è passato tanto tempo”.
Era Marco, amico d’infanzia di Lili, che seduto accanto a un albero, si stava tirando una sega.
“Come ai vecchi tempi, stronzetto?”, disse Lili.
“Perché no”.
“Fammi pisciare, che me la faccio addosso”.
Lili si tirò giù i jeans e, in piedi, urinò di gran gusto mentre Marco guardava quella scena per nulla imbarazzato.
“Vedo che non hai perso le tue buone abitudini: niente mutandine e reggiseno”.
“Certamente! Ora lascia fare a me”, disse Lili prendendo in mano il membro bello duro.
“Che cazzone, hai un look da figo, devi avere una “motazza” da urlo che fa godere diverse troiette”, aggiunse Lili mentre si portava alla bocca il cazzo.
“E questo?”.
“L’anello alla nerchia? È un regalo del mio ex”.
“Capisco…”, si limitò a dire Lili.
Il look di Marco era trasandato: indossava un vecchio chiodo di pelle nero pieno di scritte, spille e borchie in acciaio, dei pantaloni in pelle neri consumati alle ginocchia e sul culo e un paio di stivali biker sporchi e molto usati.
“Certamente, la vuoi vedere?”.
“Sì, certo. Sapessi cosa ho dovuto fare per prendermi questo chiodo!”, aggiunse Lili accendendosi la sigaretta e ...