1. Bellezza in bicicletta: fuga dalla quarantena.


    Data: 11/11/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... nostra, non bevo direttamente da lì”.
    
    La donna è sensuale, l’uomo abbandonato sul ciglio della strada, quasi nascosto dal verde. Mentre seguo i movimenti di lei, che versa in costume l’acqua nella propria borraccia, non riesco ad evitare di notare l’eccitazione dell’uomo, malamente nascosta dal costume con cui prende il sole. Brizzolato, anche lui intorno ai 40, un bel fisico piazzato, anche se non definito come il mio ragazzo. Ma ha un cazzo bello grosso, mi scopro a pensare.
    
    “Sai devi scusarci” fa lei tornando lenta verso di me “noi siamo un po’ così, giocherelloni, e puoi immaginare con la pandemia… siamo usciti per correre in bici, ci siamo fermati a limonare come ragazzini, e poi sei passata tu”.
    
    Dovrei andarmene su due piedi, che sta facendo lei? Eppure sono curiosa, dove vuole andare a parare?
    
    “Sai, non dovrei dirtelo” fa lei mentre torna verso di lui “ma a noi piace un sacco farci guardare”.
    
    Ho capito esattamente dove sta andando a parare, sono paralizzata sulla bici.
    
    “Ci piace” e gli appoggia la mano sul costume “farci vedere” e inizia a muoverla lenta guardandomi.
    
    Mi tremano un po’ le gambe, basterebbe inforcare la bici, sollevarmi in piedi per far vedere loro il mio bel culo sodo, e andarmene.
    
    Ma sono due mesi che non scopo. Sono due mesi che mi masturbo davanti a porno scadenti che non mi fanno arrapare. Due mesi di voglie. Non faccio in tempo a pensarci che lei ha tirato fuori l’uccello del marito, e lo masturba piano guardando me. Lui è ...
    ... eccitato come raramente ho visto un uomo, praticamente non mi riconosco più. Ho voglia di stare con loro, ho voglia di guardarli.
    
    Non c’è nessuno per chilometri. Lo so.
    
    “Ma che cazzo mi fate fare?” Mi scappa, mentre scendo dalla bici e la appoggio nell’erba.
    
    “Mettiti comoda” fa lei, sorridendo con quella magnifica bocca. Sorride anche lui, ammirandomi. Lo vedo, sempre più eccitato dalla situazione. Lo sono anche io.
    
    Lei lo bacia, lo accarezza, lo lecca, dal collo, sul petto, fino all’uccello, inizia piano a prenderlo in bocca, lo bagna, lo avvolge, lo prende completamente in gola e lo lascia andare con una scia di saliva a tenerli ancora uniti e poi ritorno e continua a succhiarlo e a leccarlo, aprendosi al mio sguardo.
    
    Non so come faccio, mi lascio andare e la mano inizia a sfiorarmi il seno coperto dal top, sento i capezzoli duri sotto al tessuto, stringo una tetta, la voglia sale impetuosa. Non mi riconosco.
    
    La mano di lui sfiora le labbra aperte della donna, mentre la mia mano scende sui pantaloncini. Cazzo, sono fradicia. Sono vicina a loro, sento il calore.
    
    “Ma non hai caldo, amore?” Fa lei con il cazzo del marito in mano e la bocca sbavata di saliva. Sarà che mi ha chiamato amore, con una voce tra esser materna e esser troia, ma sono allagata.
    
    Non parlo, non dico nulla. Ho capito di essere il motore del loro desiderio, e loro quello del mio. Mi spoglio, completamente. “Beh, levatevi tutto anche voi, no?”.
    
    Non se lo fanno ripetere, anche se ...