1. Chiara ricattata – Capitolo 4


    Data: 10/11/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: dierre, Fonte: RaccontiMilu

    ... pochi minuti a portarmi ad uno stato di piacere che non mi capacitavo, più mi trattava male, più mi umiliava più mi sentivo oscenamente eccitata, incapace di reggere il suo sguardo e in balia dei suoi perversi desideri– Si hai ragione, mi sembrava piccolo, ma ho goduto lo stesso non con la medesima intensità… ohhh… Ti prego mi stai… Ohhh… – un rumore ai piani superiori ha attirato la sua attenzione, in un lampo ritrae le mani, mentre in una parte della mia testa riecheggia un urlo “NO! NON FERMARTI” e nell’altra un insulto “Sei una poco di buono, reagisti, dargli un ceffone ed vattene”.Senza il minimo rispetto mi da una pacca sul culo mentre si allontana dicendomi – Finisciti da sola sborratoio… ci divertimento la settimana entrante… arriva il tuo frocetto vero?Malferma sulle gambe cerco di guadagnare l’ingresso di casa, mi sento maledettamente sporca, bagnata, eccitata; in un attimo mi butto sotto la doccia come a voler mortificare il mio corpo, spegnere il fuoco che aveva acceso, ma porto il doccino li al centro della tempesta, variando l’intensità e la temperatura dell’acqua mi lascio conquistare dal piacere inizio a toccarmi da sola con tre dita dentro la fica e due nell’ano fino a lasciarmi devastare dall’orgasmo mentre flash di immagini e situazioni affollano la mia mente di quel maledetto mercoledì.Spossata arranco fino al letto, lasciandomi possedere dai sensi di colpa per quello che è successo, per quello che ho lasciato succedere, con rabbia verso di me prendo il ...
    ... telefono messaggiando con il mio amore, cercando una forma di conforto.Messaggi sdolcinati, da parte sua, continua a dire che mi sto sacrificando per lui, per noi, che lui non fa nulla per aiutarmi, che capisce il mio stato, che sarebbe pronto a tutto per soddisfarmi, che capirebbe ed accetterebbe ogni mia scelta. Sono contenta per la sua dolcezza ma quel continuo colpevolizzarsi, quella sua continua arrendevolezza, quel suo continuo dire che è pronto ad accettare qualsiasi cosa per farmi felice, per darmi piacere mi da una certa sensazione di fastidio di rabbia… sopratutto perché venerdì sera arriverà e rimarrà per una settimana.
    
    Sprofondo in un sonno agitato, sino a quando il crepitio della sveglia mi richiama alla realtà facendomi aprire gli occhi ad un nuovo giorno ad un nuovo giovedì, come un fulmine mi vesto, mentre mi dico che devo cambiare i miei orari, che devo sistematicamente riprendere il controllo, che ne sono capace e che ho la forza per farlo.La giornata è tumultuosa, sembra che non vada bene nulla, la rabbia e la frustrazione aumentano con il passare delle ore, sino a farmi saltare il pranzo per cercare di recuperare, risolvere, raramente riesco ad alzare la testa per vedere cosa succede intorno a me, ma mentre fisso l’ufficio dei capi, il cuore si ferma di colpo… vedo Giorgio camminare verso di loro, mille domande si affollano nella mia testa, lo sento dire “ciao zio” ed eccoli sparire nell’ufficio. La curiosità mi assale, vorrei capire, morbosamente cerco ...