Giulia
Data: 02/06/2018,
Categorie:
Hardcore,
Sesso Interrazziale
Autore: crisex, Fonte: xHamster
Giulia dai capelli come l'oro, diciannove anni, aveva una vita monotona che non prometteva nessuno sbocco in qualche divertimento. Dopo cinque anni di studi come segretaria, l'unico lavoro che aveva trovato era quello di cassiera in un fast food. Aveva avuto un fidanzato, un ragazzo che non si meritava una come lei: non c'era mai, e si presentava solo per il sesso e poco altro. Quando poi lei aveva cominciato a lavorare, lui aveva continuato a non fare nulla se non uscire con i suoi amici, parlare di calcio e rally, e pretendere che lei aprisse le sue gambe ogni volta che si incontravano: non molto spesso, comunque. A letto era un amante poco generoso, i preliminari erano qualcosa di superfluo, a suo parere, e dopo esserle venuta addosso, o magari preteso che ingoiasse la sua sborra e lo facessero senza protezione, chiamandola "troia" o "puttana", senza il minimo rispetto, lei tornava ad essere per lui meno importante della macchina o della squadra di calcio. Stanca di tutto questo, aveva deciso di ribellarsi. Lui l'aveva lasciata senza troppi problemi, svelandole che da più di un anno c'era un'altra ragazza oltre a lei.
Ora Giulia passava le giornate sola in mezzo alla gente ad alla puzza di fritto, tra persone che lei trattava con educazione solo perché così era stata educata, con clienti che passavano davanti a lei senza lasciare nessun segno nella vita. Tutto era noia, solitudine, apatia. Questo finchè un giorno un ragazzo di colore alto, atletico, non apparve davanti ...
... a lei dopo una donna con quattro dannati marmocchi che urlavano e toccavano qualunque cosa.
Lui le sorrise, e lei fu folgorata da quel viso carico di felicità, qualcosa che in quel periodo non sembrava esistere. Quando lui se ne andò, non lo fece dalla sua mente. Il fiume di clienti s'incrementò e poi diminuì, fino a ridursi ad un paio di persone di tanto in tanto che volevano soddisfare un languorino. E per tutto il tempo lei pensò a lui, al suo viso, alla sua allegria, a quanto le sarebbe piaciuto conoscerlo. Nei momenti in cui era meno impegnata, arrivava anche a pensare a come sarebbe stato nudo… se davvero, come dicevano tutti, nelle mutande potesse avere un cazzo grande il doppio di quello del suo ex ragazzo. La sera tardi, eccitatissima, prima della chiusura, si nascose un momento in bagno e, appoggiata contro la parete piastrellata, si sbottonò i pantaloni dell'uniforme, lasciandoli scivolare fino alle caviglie e, mentre si stringeva un seno sotto la maglia, s'infilò una mano nelle mutandine, massaggiandosi la figa bagnata ormai da ore. Un gemito di piacere le sfuggì, e dopo diversi giorni sentì il malumore e la tensione che non scomparvero completamente, ma almeno si attenuarono abbastanza da non farla tornare a casa con il mal di testa.
Il giorno dopo e quelli successivi il pensiero di quel ragazzo continuò ad accompagnare Giulia in ogni sua attività. Di tanto in tanto sperava di rivederlo tra i clienti e, nel pieno del desiderio, doveva rinchiudersi in bagno, ...