A mani nude
Data: 04/11/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Masterpiece68, Fonte: Annunci69
... abbastanza) appagante, quasi totalizzante ed estremamente godurioso, una esplosione di novità bagnate ed incredibili…
Ormai la mia mano era tutta nelle sue mutandine e fu costretta ad ad allargare maggiormente le gambe, lo fece con un sospiro caldo e sensuale che mi fece arrapare come una bestia ed un’ondata di calore mi pervase… se qualcuno si fosse fermato ad osservarci non ce ne saremmo nemmeno accorti, il mondo esterno semplicemente non esisteva più, si era dissolto… eravamo immersi nel nostro personale universo e ci trovavamo benissimo.
Cominciò ad emettere gemiti gravi e bassi ad ogni respiro, io spostai il mio peso su di lei perché volevo sentire il suo corpo premere sul mio, volevo sentire il suo calore, la sua stupefacente, prospera morbidezza… le presi il seno sinistro con la mano libera e cominciai a stropicciarlo attraverso la giacca, la camicetta ed il reggiseno, poi sbottonai il primo bottone e lo infilai sotto la giacca, subito sentii sul palmo il capezzolo drizzarsi e farsi duro, cominciai ad accarezzarlo con le dita attraverso il tessuto...
Poi lo presi a mano piena e scoprii quanto è piacevole sentire tra le mani il peso di una bella mammellona calda e morbida, lo impastai a lungo…
Nel frattempo la mia mano destra non si era fermata un attimo e sfruttando il fatto che la Lory aveva allargato le gambe era arrivato in zona clitoridea… sentii tra le dita questo cicciolo morbido di carne, più consistente di ciò che aveva intorno, e cominciai a ...
... giocarci… fu istinto, nemmeno sapevo esattamente cosa fosse o a cosa servisse…
lei abbassò la mano destra e la portò, sempre sopra il tessuto della gonna, all’altezza delle mie dita e cominciò a dettare il ritmo, facendomi capire quanto potevo e dovevo spingere ed esercitare pressione…
Ora cominciava ad essere decisamente zuppa, sentivo la mano bagnata e cominciavo a sentirne l’afrore, l’inconfondibile profumo di fregna fradicia che tante volte in seguito mi capitò di sentire… Fu lì, fu quel giorno, in quel preciso momento che imparai ad amarlo…
La mia mano era tutta tra le sue gambe e lei rantolava sommessamente ad ogni respiro, con dolcezza, a tono basso ma io ero con la testa a fianco della sua e sentivo perfettamente tutto e godevo di quelle sensazioni, di quelle intensissime emozioni.
Il mio pollice si trovava ormai alla portata di quel bel culetto morbido ed elastico che agognavo dal principio e che avevo sfiorato qualche minuto prima, lo appoggiai sull’orifizio che trovai bagnato dagli umori vaginali portati dalla mia mano che faceva avanti e indietro e quando spinsi piano la punta entrò senza trovare resistenza alcuna…
Lei se la godeva ed io non ero da meno, il mio cazzetto da adolescente imberbe era duro come il marmo dentro i pantaloni della divisa e lo strusciarmi contro di lei era in fondo una sorta di masturbazione… sapevo benissimo cosa era la masturbazione (mi ammazzavo di pippe, diciamolo e da anni ormai) e mollai per un momento quella splendida ...