1. A mani nude


    Data: 04/11/2021, Categorie: Etero Autore: Masterpiece68, Fonte: Annunci69

    Ho fatto le medie in collegio, a centinaia di chilometri da casa…
    
    Come tante esperienze della mia vita non fu certo facile, non fu certo una passeggiata, tutt’altro… Eppure fu al contempo una delle esperienze più belle e formative, perfino esaltante…
    
    Entrai che ero un ragazzino e ne uscii che ero un piccolo uomo… le scelte dirimenti della mia vita le presi lì, le cose davvero importanti per me le capii lì, lì mi resi conto di cosa ero davvero e potevo fare e diventare e per converso ed esclusione cosa assolutamente non volevo essere e diventare…
    
    Finalmente giunsero come tutti gli anni le vacanze di natale, siamo nei primi anni 80, ultimo anno…
    
    Come sempre per tornare a Roma prendevamo il treno, i treni di una volta, interminabili corridoi finestrati con gli scompartimenti con la porta scorrevole… tanta formica di un marrone anonimo e freddo acciaio lucidato, una miriade di targhette in diverse lingue rivettate ovunque.
    
    Scendemmo dal pullman tuffandoci nel freddo umido di una mattinata di dicembre, quell’anno non aveva ancora nevicato ma il tempo era quello tipico con il cielo bianco ed un freddo pungente, quelle cazzo di divise che avevamo addosso stavano all’abbigliamento invernale quanto un dito al culo sta all’igiene orale, collo scoperto e piedi freddi, i guanti in pelle li avevo persi… come sempre.
    
    Ci dirigemmo alla spicciolata verso il binario dove il treno ci attendeva, l’orologio tipico delle stazioni dell’epoca indicava che eravamo un quarto d’ora ...
    ... in anticipo, i tabelloni con lettere e numeri bianchi su fondo nero si aggiornavano di continuo col caratteristico ed unico rumore sfarfallante delle caselline che cadevano l’una sull’altra sino a trovare quella desiderata…
    
    Restiamo con i compagni a dire cazzate vicino alla carrozza di coda poi gli altri man mano salgono e si dirigono ai loro posti ed io mi attardo…
    
    Noto pochi passi avanti a me Loredana, una ragazzona alta quasi quanto me, piena di curve e con due tettone da sbavo (come dicevamo all’epoca), capelli biondo scuro lunghi e mossi, un bel viso e due profondi occhi verdi sempre calmi e placidi… non ricordo di averla mai vista perdere la calma o lasciarsi andare ad eccessi particolari… ci avevo ballato qualche lento (come si chiamavano) e mi era sempre piaciuta, anzi a dire il vero mi aveva sempre attizzato parecchio per la sua abbondanza di forme.
    
    Ci guardiamo e scambiamo due chiacchiere banali sul freddo, sulle vacanze e sul fatto che per me sarebbe stata comunque l’ultima volta visto che ero all’ultimo anno finché lei azzarda un sincero “peccato” ed io rispondo pronto “beh, si… per tante cose sarà un peccato” ed era vero, avevamo gradi di libertà impensabili per i nostri coetanei, eravamo spinti ad essere autonomi e responsabili.
    
    Da quel momento le chiacchiere banali tra noi cessarono e restammo a guardarci dritto negli occhi per istanti che parevano secoli… volevo fare quel mezzo passo che ci separava e baciarla ma eravamo potenzialmente davanti a ...
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