A mani nude
Data: 04/11/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Masterpiece68, Fonte: Annunci69
... mia a sinistra la sua a destra celavano abbastanza la mia mano appoggiata al suo culo e poi eravamo entrambi con la divisa dello stesso identico colore, non si capiva bene dove finiva lei e dove iniziavo io… dopo poco con il medio cominciai a farmi strada e a spingere decisamente, infine ruppi gli indugi e con una mossa velocissima mi abbassai e rialzai infilandole la mano sotto la gonna e spostando le mutandine di lato… ebbi così libero accesso ad un mondo caldo e morbido, sentivo i muscoli dei suoi glutei lavorare, tendersi e rilassarsi ad ogni passo.
Il dito medio riprese a spingere cercando di infilarsi nemmeno lui sapeva troppo bene dove mentre le altre dita palpavano bellamente quanto c’era attorno…
Lei senza scomporsi avanzava piano, con passo misurato e al termine della carrozza apriva le doppie porte ed io la seguivo letteralmente incollato al suo bel culo… arrivati alla fine della terza carrozza decido che non aveva senso andare oltre, avremmo rischiato di incontrare qualche compagno di scuola ed io volevo assolutamente proseguire quella esplorazione tanto eccitante e temeraria… poi ormai ero in modalità “killer” e nulla avrebbe potuto frapporsi tra me ed il mio obiettivo.
Giunti quasi alla porta le dico di fermarsi e di spostarsi a destra, di lato, per far passare quel paio di persone che sopraggiungevano da dietro e di cui sentivo i passi avvicinarsi, lei ubbidisce senza fiatare e resta immobile con la mia mano che piano piano cominciava a farsi strada ...
... tra le cosce, finalmente con la punta delle dita sento le grandi labbra, la mia mano sparisce dentro quei bei glutei formosi e lei comincia a respirare diversamente… ha ancora la valigia in mano, il treno è ancora semivuoto (si riempirà lungo il tragitto), non arriva più nessuno e l’eccitazione è in aumento esponenziale.
Mi avvicino ancora di più a lei e poggio la valigia che avevo nella mano sinistra che immediatamente le appoggio sulla pancia per poi spingere con più forza con la destra e raggiungere con le dita la sua morbidissima vagina appena appena umida, le dita dischiudono le labbra e frugano senza infilarsi più di tanto… un po’ per la posizione un po’ per l’inesperienza… ma che goduria!!!
Lei si appoggiò a questo punto alla parete e lasciò andare valigia e borsetta che teneva con la stessa mano in terra, se qualcuno fosse passato avrebbe visto solo una coppia di ragazzetti che guardavano la mappa dell’Italia con i vari snodi e tratte ferroviarie nei vari colori, verde, blu, rosso…
Io continuai a frugarle la morbidissima fighetta sempre più bagnata con metodo e costanza, ero eccitatissimo eppure nessuno dei due in quel momento pensò di infilarsi nel cesso a disposizione li accanto… l’inesperienza appunto.
Farlo così, alla luce del sole, davanti a tutti col rischio che qualcuno ci vedesse (anche se ad onor del vero non passò nessuno, per fortuna) era per noi inesperti che esploravano la reciproca porcaggine per la prima volta già abbastanza (molto più che ...