in vacanza
Data: 04/11/2021,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Autore: boysiculo74, Fonte: xHamster
... Non era stato un sogno tutto era successo proprio lì nella zona in cui ero disteso. Una mia amica furbetta, mi guardò con sguardo indagatore e mi chiese: “Che hai fatto stanotte, hai un’aura strana stamattina”. “Che ho fatto – tagliai corto – che potevo fare niente, sono solo rilassato”.
Avevo fame, vista l’ora le 11:45 andai come al solito a farmi una doccia per poi pensare al pranzo. Posai il materassino gonfiabile accanto alla tenda e mi diressi alle docce: c’erano quattro persone fuori che attendevano il turno e mi accodai. Furono veloci e quando entrai dall’ultima doccia uscì Giuseppe che mi guardò. Credo di essere arrossito perché sorrise un po’ ma guardandomi negli occhi ci fu nei suoi come un luccichio di gelosia.
Mi feci una doccia e andai in tenda. La loro era di nuovo chiusa. Pranzammo: anellini al forno niente male, bistecca arrostita ovviamente, frutta e dolce.
Un bel riposo pomeridiano mi permise di recuperare un altro po' di sonno. Verso le 16 andai in spiaggia e mi distesi al sole . Poi di nuovo doccia e cena ma dei due ancora nessuna traccia: dov'erano andati?
Cenammo e dopo avere bevuto un bicchiere di vino di troppo stanco e un po' brillo andai a letto. Ero stanco, un po' deluso vista la partenza dell'indomani e la paura di non potere salutare Pietro. Mi addormentai con un sonno leggero: ogni rumore mi svegliava. Mi misi a leggere e mi addormentai con il libro in mano.
Mi risvegliai a causa del rumore dei vicini: due stavano scopando e di ...
... brutto. Sentii la zip della mia tenda riaprirsi. Era di nuovo Pietro: “Vieni a fare due passi?”. “Certo – risposi - il tempo di mettermi qualcosa addosso”. “Non è necessario… ti rivoglio”.
In boxer uscii dalla tenda e ci recammo di nuovo in spiaggia sul materassino gonfiabile. Mentre ci dirigevamo in spiaggia mi palpava il sedere e mi baciava il collo. Ebbi la consueta erezione repentina. Mi strisciò da dietro, anche lui era già eccitato.
“Scusami Pietro, ma Giuseppe?” “Giuseppe? Beh, diciamo che ha bevuto un po’ di vino in più. Lui non regge bene l’alcol quindi ora dorme come un ghiro.”
Era chiaro che stavolta Giuseppe non sapeva e non doveva saperlo. Ci sedemmo sul materassino, cominciò a baciarmi con estremo desiderio. Era come se non lo avesse fatto da mesi. Cominciò un rimming da brivido, soprattutto nei capezzoli induriti come il mio cazzo.
“Hai un buon odore, ti mangerei tutto!! – mi disse. Allargò le mie braccia, e con la lingua scese fino all’ombelico e poi al mio cazzo. Lo ingoiò. Fremevo. Mi leccò e ingoio anche le palle. Si rialzò e me lo mise in bocca. Era duro, nodoso, di un buon sapore. Pulsava. La sua cappella era dura, calda. La leccai. Lui gemette. Lo insalivai bene e poi di nuovo entrò in me in un solo colpo.
“Sei il mio boy – mi disse – non ti scorderò mai!”. Dava colpi fondi e di reni. Era una goduria sentirlo dentro di me, entrare ed uscire, con forza e con passione.
Mi baciava, mi morsicchiava, mi leccava. Stava godendo quel momento come ...