1. in vacanza


    Data: 04/11/2021, Categorie: Anale Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: boysiculo74, Fonte: xHamster

    ... culo e dopo averlo inumidito entrò di botto.
    
    Cazzo aveva un arnese niente male, e al primo dolore segui un successivo piacere. Con ritmo lento entrava ed usciva da me, mi baciava, baciò anche i miei occhi. Gemevo di piacere. Lui era fantastico. Vedevo i suoi occhi contemplarmi ed assaporare quel momento da tempo desiderato. Brillavano di un azzurro cristallino.
    
    Si sentivano ogni tanto in una notte oramai volta alla fine voci lontane, forse di qualcuno che rientrava nel camping, e di qualcuno che non molto lontano da noi aveva deciso di trascorrere la notte in spiaggia.
    
    Non c’erano più fuochi. Le musiche lontane, che avevano accompagnato balli festosi di un ferragosto diverso, mai sognato e inatteso, cessarono.
    
    Pietro era ancora dentro di me, instancabile, attento, dolce. Intuii che stava per venire dentro di me. Sconsiderato ma certo fino al midollo della sua sincerità non lo fermai. Con due colpi di reni che mi fecero gemere ancora di più accolsi, venendo anche io dal piacere condiviso, il suo piacere e il suo amore nei miei confronti. Mi abbracciò rimanendo ancora dentro di me. Il suo cazzo rimase ancora duro per un po’ poi si afflosciò. Mi accarezzo i capelli poi il viso. Mi ribaciò con un’intensità da togliermi il fiato e mi disse: “Grazie Leo, sei stato fantastico”. In genere quando si scopa si fa di tutto, ma quello non fu semplice sesso, fu uno scambio intenso di sguardi, carezze, coccole, dolci parole sussurrate all’orecchio, fu amore.
    
    Rimanemmo ...
    ... abbracciati coperti solo dalla sua tovaglia. Era quasi l’alba: il firmamento avevano lasciato il posto ad un cielo che aveva perso il colore scuro della notte per diventare sempre più chiaro.
    
    “Pietro, Pietro, ci siamo addormentati. È quasi l’alba!”. Si svegliò. “Buongiorno Leo, appena sveglio sei ancora più bello.”. E mi ribaciò.
    
    “Troppo generoso direi. Credo che dovremmo tornare nelle tende. Soprattutto te. Giuseppe…”
    
    “Tranquillo... lui sa”. Rimasi sbigottito, ma poi compresi immediatamente quanto amore provava nei confronti di Pietro.
    
    Ci alzammo. Ci vestimmo. Mi ribaciò e andammo. Mi rifeci una doccia e subito a nanna.
    
    Erano le 10:00 passate quando sentii gocciolare sulla mia schiena acqua gelida. Era un mio amico che svegliandomi mi disse: “Capisco che abbiamo fatto tardi ma sono le 10:00 che intenzioni hai?”
    
    “Abbiamo fatto tardi? – dissi di botto sedendomi sul materasso gonfiabile. Per un attimo mi sentii scoperto, e richiesi l’ora: “Che ore sono?” “Le dieci del mattino, dovevi essere stanco ma hai dormito come un ghiro dalle due e qualcosa quando sei andato a nanna, e non ti abbiamo sentito per niente.”
    
    “Ok mi vesto e mi vado a lavare”. Lui uscì dalla tenda, mi vestii. Il lenzuolo era bagnato e no di acqua. Uscii dalla tenda e guardai quella di Pietro e Giuseppe. Era chiusa e non c’era nessuno. Una doccia veloce e subito in spiaggia. L’acqua era bellissima, ma cazzo il mio culo a contatto con l’acqua salata bruciava. Uscii dall’acqua e mi distesi al sole. ...