in vacanza
Data: 04/11/2021,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Autore: boysiculo74, Fonte: xHamster
... stasera alle 21:30 cena di lavoro. Prendiamo delle pizze così facciamo prima”. Dissi va bene capo... andai agli spogliatoi, mi spogliai mi feci una bella doccia e andai nella saletta refettorio in attesa che venissero anche gli altri. Aspettai dalle 21:00 alle 21:30 e nessuno si fece vivo; alle 21:40 sentii dei rumori vicino all’ufficio del capo, ma le luci erano spente. Poi in lontananza un’ombra. Era Giuseppe e cazzarola era vestito molto bene un po’ troppo da fighetto ma gli donava e mostrava un muscolatura niente male, muscolatura che i camici da lavoro nascondevano purtroppo molto bene.
Gli chiesi come mai non c’era nessuno e lui senza mezzi termini mi disse di stare zitto e di ascoltarmi. Posò le pizze sul tavolo e d’un tratto il Giuseppe che conoscevo non esisteva più.
Mi chiese scusa per tutte le volte che mi aveva rotto il cazzo a lavoro e mi aveva reso la vita difficile. Aveva conosciuto Anna in discoteca (già, era dalla morte di Marco che non ci andavo più) e che dopo che seppe che era il secondo capo della ditta gli chiese di me e gli raccontò la mia storia. Era strano sentirlo parlare con una voce così dolce e con’espressione di un angelico che mai avrei pensato potesse appartenergli.
Cominciammo a cenare, la pizza era la mia preferita margherita con ciliegino rucola e scaglie, mentre lui una piccante. “allora sei gay!! – mi disse, e mentre annuii mi chiese – ma come fai ad esserne certo?” “Beh – risposi – così come a te piacciono le ragazze per come ...
... sono fatte, per come pensano, per come si vestono, odorano, parlano ecc a me piacciono gli uomini”
Si fermò e divenne quasi imbarazzato nel chiedermi “Ma senti tu con una donna l’hai mai fatto cioè voglio dire se non hai mai provato come fai a dire che una donna non ti piace?” “Era chiaro che più una domanda a Pietro era una risposta chiarificatrice che si aspettava da me. Per cui la mia risposta fu molto ovvia ma chiara ed in fatti gli dissi: beh allora dimmi come fai a dire che farlo con gli uomini non ti piace se non hai mai provato?” Ci fu un attimo di silenzio – mi disse Pietro – e dopo mi guardò , si mise le mani in testa quasi disperato e piangendo mi disse “sono molto confuso, io... cazzo... non ci capisco più nulla... la mia vita è uno schifo... mi faccio schifo... mio padre se lo viene a sapere mi caccia come il tuo ha cacciato te! Dico la verità rimasi un po’ basito: il tenebroso, possente, severo Giuseppe in lacrime, gay un po’ represso che nascondeva la propria omosessualità perché aveva paura di suo padre.
Senza nessun intento mi alzai e lo abbracciai per consolarlo e dall’abbraccio uscì fuori un bacio, uno sguardo negli occhi, intenso, lungo e il seguito divenne chiaro per entrambi: facemmo l’amore. Sono oramai 3 anni che stiamo insieme: suo padre sa di noi e stranamente è pure contento. Capisco che insomma la premessa è molto lunga ma ecco ti mostro una foto”
Era lui con Marco e cavolo mi somigliava molto. Lo guardai e cercai di capire cosa provò quando ...