Factory slut cap. 1
Data: 01/11/2021,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... cenno di assenso e la bionda montò anche lei sul tavolo. Aveva belle gambe, tornite e lunghe. Valentina continuò come se non fosse successo nulla. Si muoveva lentamente al ritmo di una musica lenta che sentiva solo lei e non guardava nessuno, era calda e rossa in viso. La bionda si mise dietro di lei e iniziò ad accarezzarla sul seno e a strizzarle delicatamente i capezzoli, la baciò sulle spalle e sulla schiena. Valentina, remissiva si lasciò fare. Pensò che ribellarsi non serviva a nulla, solo a portare ulteriori umiliazioni. La bionda mise i pollici sulla fibbia della gonnellina e tirò verso il basso. La fibbia scavalcò i fianchi di Valentina e poi la gonna cascò a terra. Valentina ruotò i fianchi e le magnifiche tette ondeggiarono, la bionda ripeté l’operazione con le impalpabili mutandine e Valentina rimase nuda. Il sesso era completamente depilato e traslucido, la bionda inserì un dito nella fichetta di Valentina e lo mostrò al pubblico, era lucido, bagnato. Gli uomini ora erano tutti, anche il marito, infoiati. A quel punto la bionda, senza spogliarsi si levò le mutandine e fece inginocchiare Valentina sul tavolo. Valentina ormai era in balia del suo destino, si lasciava fare, ubbidiva, sembrava un automa, un automa eccitato e ricettivo, l’unico segno di vita lo dava quando guardava, con disprezzo, il marito, per il resto si sottometteva ai capricci della bionda che le offrì la fica da leccare spingendole la testa tra le gambe. Tutti i maschi intorno al tavolo erano ...
... esaltati, qualcuno se lo era tirato di fuori e se lo menava. Quando la bionda venne stringendo le cosce sul viso di Valentina, Gilberto la tirò per una caviglia e la mora si sdraiò sul tavolo offrendo e mettendo in mostra la fica palpitante e aperta. Gilberto la penetrò, era incredibilmente scivolosa ed entrò dentro di lei come un siluro. Il marito della bionda, in piedi un metro più in là, attirò la testolina di Valentina sul suo cazzo e glielo mise in bocca. La bionda spinse la testa di Valentina sul cazzo del marito che iniziò a pomparla grugnendo. Anche Gilbero sbuffava mentre si preparava a scaricarsi dentro la troia, mentre la bionda strizzava con cattiveria i capezzoli di Valentina. Dopo, presero il loro posto gli altri due e i quattro si alternarono più volte dentro i buchi di Valentina, anche la bionda si servì ancora una volta della bocca della schiava. Alla fine Valentina era ricolma di sborra e di umori, in fica, in bocca, in culo ed in tutto il corpo. Gilberto le buttò la coperta verde, che ricopriva il tavolo da gioco, addosso, le passò un braccio sulle spalle e uscì da quella camera, attraversò un lungo corridoio e scese per delle scale. Mentre scendeva sentiva l’aria fresca che arrivava dal lago e arrivò sul pontile della villa con la sua nuova schiava che seguiva come un automa, senza rendersi conto di niente imbrattata di sborra, umori e lacrime, le sue, di rabbia ed umiliazione. Al pontile Gil aveva ormeggiato il suo motoscafo. Salì, mise in moto e se ne andò ...