Factory slut cap. 1
Data: 01/11/2021,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... troia, sarà il mio giocattolo sessuale, se voglio la trasformo in una puttana, d’altra parte mi devo rifare di un sacco di soldi e farle fare la puttana può essere una buona idea. – Il linguaggio crudo e scioccante fece fremere i due giovani coniugi, Valentina stava per aprire bocca e dire che lei non ci stava, ma poi la richiuse. Gli altri non emisero un fiato, la faccenda era diventata talmente seria che non si scherzava più. Mentre Gil parlava guardava Valentina. La giovane sposina era bianca in volto, pallida, ma sosteneva lo sguardo. – Per due anni. Poi te la restituisco integra. – Marco guardò la moglie, che ricambiò lo sguardo sgomenta. Marco non osava rispondere. Gilberto diede loro il tempo necessario per digerire la faccenda. Marito e moglie si guardarono ancora, poi la moglie con le lacrime agli occhi – va bene. – E fu la sua rovina. Si scoprirono le carte e Marco capì che era successo l’irreparabile, Valentina diventò una statua di marmo, non realizzava quello che aveva fatto. Gilberto non le diede tempo di riflettere, si mise in piedi e raccattò tutte le fiches mettendosele in tasca, lo stesso fecero gli altri giocatori. Il tavolo era libero. Gilberto si avvicinò a Valentina che sembrava una condannata che va al patibolo, incapace di reagire, rassegnata e pronta all’evento fatale. Gilberto la sovrastava, era grande e grosso. – Sali sul tavolo e spogliati troia, è bene che ti adatti da subito alla tua nuova vita! – Valentina guardò il marito che a sua volta ...
... guardava a terra, lei era imbambolata, lui era un cadavere. Il marito la guardò da sottecchi, poi chinò la testa. Gilberto la prese per un gomito e la fece salire su una sedia e da lì sul tavolo. – Fai quello che ti ho detto e fallo bene, lentamente. Uno spettacolino come si deve per questi signori. Sono sicuro che ne sei capace. – Tutti gli uomini si rimisero a sedere intorno al tavolo, lo sguardo rivolto in alto, guardando, sotto la gonnellina inguinale, le impalpabili mutandine nere di Valentina e il biancore delle cosce dove terminavano le balze delle autoreggenti. Tutti gli uomini, tranne il marito, che fece per andare via. – Dove vai, cornuto – lo fermò Gil, – mettiti a sedere e guarda quella troia di tua moglie che dà spettacolo. – Marco, sottomesso, si mise a sedere, mentre gli altri uomini sorrisero, di lì a poco lo avrebbero apertamente umiliato. Era quello che Gilberto voleva, la coppia doveva capire bene chi comandava. Valentina ondeggiava divinamente sui tacchi a spillo. Si levò la camicetta e gli sguardi risalirono per guardarla dalla vita in su. Era bella, snella, il ventre piatto e le membra lunghe, il reggiseno pieno, non aveva un seno imponente, ma una terza generosa o una quarta. Levò il reggiseno e le tette dondolarono sul petto della ragazza, si videro due capezzoli grossi, bruni e incredibilmente ritti. La troia nonostante la situazione si stava eccitando. Ed al tavolo erano tutti accalorati, anche la bionda che incrociò lo sguardo con Gilberto. Gil le fece un ...