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Il marinaio
Data: 29/10/2021, Categorie: Tradimenti Autore: ElisaAle, Fonte: Annunci69
... fianchi; Mi penetrava con sempre piu decisione con quel vigore che tanto mi piace; sentivo il suo corpo sbattere rumorosamente sui miei glutei per poi ritrarsi e ripetere l’affondo. Dei gemiti che tentavo di soffocare accompagnavano quell’atto quasi animalesco. Si sfilò, mi fece girare e coricare sul letto; mi guardò qualche istante, in ginocchio tra le mie gambe divaricate con quel membro umido di sesso che puntava dritto, eretto; gli sguardi si incrociarono, il desiderio di continuare, di raggiungere l’apice, era chiaro; sollevai le gambe divaricate, con una mano cominciai a carezzarmi il sesso bagnato di umore ; si avvicinò, gli presi il pene e lo puntai ancora li dietro. Un mio gemito accompagnò il suo affondo lento e costante; scese completamente su di me, il suo corpo aderiva al mio il suo torace premeva il mio seno. Cominciò a muoversi, affondi lunghi, profondi, lo abbracciai per stringerlo a me, ma sembrava non bastarmi; incrociai le gambe dietro la sua schiena, ero completamente avvinghiata a lui; i tacchi ancora premevano sul suo corpo, sicuramente non in modo piacevole ma sembrava non importargli; mi penetrava sempre con più forza, mi baciava sul collo, mentre si reggeva sulle braccia piegate per non pesarmi più del dovuto. Era stupendo, quei baci, lo strusciare del suo pube sul mio sesso, sentivo la forza maschile; dei brividi cominciarono a pervadermi, i muscoli si irrigidirono, mi strinsi ancor di più a lui, a quel corpo tonico, ed ecco che come una ...
... esplosione giunsi all’apice del piacere, un piacere lungo, forte, sicuramente udito anche dai vicini di barca. Allentai la presa e lui si fermò: “ no non fermarti, continua, voglio sentire anche il tuo piacere” Immediatamente riprese ma poco dopo mi fece girare pancia in giù . Ero sua, a sua totale disposizione, così mi sentivo e così volevo essere. Con una mano mi allargò i glutei e subito si rinfilò dentro di me; non so esattamente per quanto tempo ma cominciò a penetrarmi con una forza quasi bruta incitato anche da me che gli dicevo “ più forte… più forte”, in una sodomizzazione direi brutale, maschile. Lo volevo sentir esplodere e ecco che ad un certo punto un calore mi invase il ventre; era il suo piacere, liberato più a fondo possibile dentro di me. Rimase fermo qualche istante prima di sfilarsi e coricarsi al mio fianco, in silenzio, i nostri sguardi si incrociavano, sorrisi timidi ci ricordavano quanto fosse stato bello ciò che era appena finito. Era tardi, dovevo tornare a casa, mi alzai dal letto, e mi diressi al bagno; una rinfrescata generale e poi uscendo gli dissi “ devo andare, a casa ho un fidanzato che mi aspetta” “ sei fidanzata?” Mi chiese stupito ancora dal letto. “ si, da 7 anni, se è un problema non ti lascio il mio contatto “ risposi sorridendo ancora nuda dalla porta. “mi accompagni o salgo da sola?” Si infilò i pantaloni e ci dirigemmo nel salone al ponte superiore. Mi rinfilai il vestito, presi il telefono e chiamai un taxi. Ci ...