-
Il marinaio
Data: 29/10/2021, Categorie: Tradimenti Autore: ElisaAle, Fonte: Annunci69
... ordinai uno spritz; mi guardavo in giro ma senza vedere John. Avevo quasi finito il mio drink quando da dietro sentii la sua voce salutandomi; era con due amici che però dopo essersi presentati si allontanarono alla ricerca di un tavolo. Era febbraio e pur non essendo freddo l’aria della sera si faceva notare un poco ma ero distratta da lui e dai suoi sguardi decisamente inequivocabili; mi mangiava con gli occhi. Raggiungemmo i suoi amici al tavolo e ordinammo un altro drink …. E poi un altro. Eran già un paio d’ore che chiaccheravamo e questo conoscerlo un po’ di più accrebbe il desiderio di combinarci qualcosa; ad un certo punto mi avvicinai di più e a bassa voce gli chiesi se l’invito della sera precendente era ancora valido; mi sorrise e mi disse:“certamente….. tra mezz’ora devo tornare in barca, puoi venire con me” “No, meglio se ti raggiungo più tardi” risposi sempre senza che i suoi amici mi sentissero. Mi diede le indicazioni del molo, del posto barca e nome della barca poi continuammo come se nulla fosse. Quando fu ora di salutarci io rimasi ancora un po’ a chiacchierare con gli altri due. Circa 20 minuti dopo anche io li salutai con la scusa di dover raggiungere il fidanzato, presi un taxi lasciando li l’auto e mi feci accompagnare al molo. Il taxi si fermò esattamente di fronte alla poppa della barca. John mi invitò a salire dicendo che non c’era bisogno di togliere gli stivali; passai la passerella, mi prese per mano accogliendomi ...
... nel pozzetto ed entrammo. Era uno yacht di una trentina di metri, il salone molto grande, una tv enorme, un tavolo per una decina di persone ed un’ area relax con 2 divani. Mi tolsi la giacca e ci sedemmo sul divano sorseggiando un drink che aveva già preparato e chiacchierando. Ero tesa, sapevo che non ero li solo per chiacchierare, e che di li a breve sarebbe successo qualcosa. John era un bel ragazzo, con un fisico tonico e ben definito, e quando ad un certo punto appoggiò la mano sulla mia coscia per accarezzarmi la tensione aumentò enormemente, ma lo lasciai fare; Mi sentivo come indifesa, non tanto da lui, quanto dalle sensazioni che stavo provando. Ero emozionata, spaventata forse, ma allo stesso tempo desiderosa ed eccitata. Silenzio, avevamo smesso di parlare, si udiva solo una leggera musica di sottofondo appena percettibile ed il lieve fruscio della sua mano sulla mia pelle nuda; si avvicinò con le labbra ma io mi scostai girandomi lentamente dall’ altra parte; il bacio finí sulla gancia per poi spostarsi sul collo; ebbi un fremito, sentii la sua mano salire fino ad arrivare al seno. Cominciò a palparmi una tetta attraverso il sottile vestito nero, chiusi gli occhi e lo lasciai fare. Ormai eravamo partiti, tornare indietro a quel punto era impossibile; la sua mano sempre più decisa si spostava da un seno all’altro, i capezzoli spingevano sul vestito, e d’un tratto la sua bocca si appoggiò sulla mia. “ John, mi spiace ma non bacio gli sconosciuti” dissi ...