1. Il marinaio


    Data: 29/10/2021, Categorie: Tradimenti Autore: ElisaAle, Fonte: Annunci69

    ... deciso mi provocó un gemito che non riusciii a trattenere; súbito cominciò a penetrarmi mentre mi teneva per le gambe.
    
    Era una sensazione strana, bellissima; se mi guardavo in giro vedevo un ambiente estraneo, lussuoso, i due drink sul tavolino ancora mezzi pieni e la musica di sottofondo. Lo sentivo affondare con sempre più decisione, vedevo il mio seno forzatamente fuori dalla scollatura che si muoveva seguendo le sue spinte e vedevo lui, il suo torace tonico e liscio; ci sdraiammo sul divano, io sotto e lui sopra di me; subito gli presi le spalle cn le mani e incrociai le gambe dietro la sua schiena. I tacchi sicuramente gli premevano contro, ma lui incurante continuava a stantuffarmi con sempre più decisione.
    
    Era stupendo ma volevo dare io il ritmo; lo feci alzare e sedere sul divano e subito gli salii a cavalcioni.
    
    Mentre lo cavalcavo mi sfilai il vestito restando solo con gli stivali. Lo fissavo negli occhi, piccoli gemiti sussurati uscivano dalla mia bocca, le sue mani mi tenevano saldamente i glutei e le mie sul mio seno impegnate in un’autopalpazione.
    
    Sentivo il culmine avvicinarsi, le zone erogene farsi più sensibili; sentivo scariche per tutto il corpo, i muscoli si irrigidirono ed ecco che di colpo un orgasmo mi investì come un fulmine.
    
    Dopo poco mi alzai in piedi lo guardai qualche istante, poi chinatami, appoggiai le mani sulle sue coscie, gli presi in bocca il pene e cominciai a leccarlo e succhiarlo; sentivo il suo sapore mischiato al mio, con ...
    ... la lingua gli passavo il glande tutt’intorno per poi affondarlo fino in gola. Inginocchiatami, non ci vollero più di cinque minuti per sentirlo tendersi tra le mie labbra per poi riempirmi la bocca del suo caldo piacere; tre getti copiosi e ravvicinati mi colpirono il palato seguiti da altre contrazioni mentre con le mani mi teneva la testa.
    
    Lo leccai ancora qualche istante prima di sedermi accanto a lui.
    
    Ci fu qualche attimo di silenzio, le nostre mani si toccavano, carezzavano, forse un po’ timidamente per la situazione non molto chiara.
    
    Io allungai la mano presi il suo drink e glielo passai, presi il mio e guardandolo dissi” un brindisi alla nostra serata”
    
    Il silenzio era stato rotto e tutto sembrava lentamente tornare alla normalità eccetto per il fatto che fossimo ancora nudi.
    
    Passati alcuni minuti e sciolta la tensione, John si offrì di mostrarmi il resto della barca; feci per prendere il vestito per rinfilarmelo ma mi fermò “ ti prego resta così, voglio ammirarti”. Io un po’ in soggezione lo lasciai cadere sul divano e lo seguii giù per la scaletta che portava alla cucina e alle cabine.
    
    Me le mostrò tutte e per ultima quella armatoriale a prua; era là più grande, sembrava una suite d’albergo, con il bagno privato munito di vasca idromassaggio ed una doccia enorme. Realmente non dava l’impressione di essere in una barca ma in un comodo hotel.
    
    I suoi occhi non mi mollavano un secondo, mi sentivo osservata, ammirata…. E mi piaceva; il fatto che lui ...
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