1. Un ragazzo sul treno - prima parte


    Data: 31/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Sesso Interrazziale Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... vomitare.
    
    Lo costrinsi a chiudere la bocca e gli tenni il naso chiuso per costringerlo ad ingoiare la saliva che avevo depositato nella sua bocca.
    
    Lo feci tre volte finché non fu capace di tenere la bocca aperta mostrandomi il lago di saliva senza soffocare.
    
    Era così grazioso con le gambe ed i piedi sul sedile e quando doveva ingoiare la saliva le dita dei piedi si arricciavano ed il corpo saltava come se fosse sotto elettrochoc. I suoi capelli ora erano spettinati e stava sul sul sedile, nudo a parte quelle piccole mutande blu sexy, le gambe larghe, il torace ansante, la bocca aperta e gli occhi rossi e lacrimosi.
    
    Mi misi a pochi centimetri dalla sua faccia e strofinai la dura protuberanza nei miei pantaloni. A quel punto capì cosa stava per succedere e tentò di raggiungere la porta, senza curarsi di essere quasi nudo. L'afferrai e lo scossi come una bambola di stracci. Poi lo schiaffeggiai con forza in faccia quattro volte. Il suo labbro inferiore tremava ed i suoi occhi erano selvatici.
    
    Lo feci sedere rudemente e lui si sedette tremante, non per il freddo ma per la paura. Mi misi tra le sue gambe e giocai di nuovo con l’uccello nei miei pantaloni. Per farlo con un ragazzo devi essere bravo a raccogliere certi segnali; devi sapere quando spingerti in avanti e quando retrocedere, quando minacciare e quando blandire.
    
    Perché non gridò per chiedere aiuto? Perché sapeva che chiunque ...
    ... avrebbe potuto vedere la sua vergogna e la sua degradazione. Misi una mano dietro alla sua testa e portai la sua faccia al mio inguine. Lui piagnucolò e poi il suo naso e la bocca furono pigiati contro il mio cazzo duro ed enorme nei jeans. Poteva sentire attraverso la stoffa l’odore della mia verga affamata, ansiosa e sbavante per il desiderio di essere sguinzagliata? Gli feci sentire il contorno del mio attrezzo. Poi rapidamente mi tirai indietro, mi sedetti, presi una mela dalla mia borsa e lentamente la mangiai.
    
    Mi guardò incredulo a bocca aperta, il corpo coperto di sudore, i capelli incollati alla fronte, il torace ansante, le tette dure, i capezzoli rosa e la pancia in agitazione. Le gambe larghe, i piedi piegati, le dita dei piedi arricciate. Mangiavo la mela, studiavo il suo giovane corpo lucente da puledro e quello che vedevo era molto, molto piacevole. Quel ragazzo di cui non conoscevo il nome ne la lingua, quel sano, normale, sportivo, ragazzo stava per essere inculato.
    
    Stava per avere un cazzo duro spinto nel suo giovane sedere, nel suo retto verginale e stretto, un atto da cui non si sarebbe mai ripreso, un’emozione ed una ferita mentale da cui non sarebbe mai guarito. Stava per essere chiavato come una ragazza nella passera. Stava per essere usato come una fica. Lui lo sapeva. Potevo vedere nei suoi occhi che lo sapeva e non c'era niente che potesse fare.
    
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