Un ragazzo sul treno - prima parte
Data: 31/05/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Sesso Interrazziale
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... decisamente ancora una volta gliele allargai. Questa volta piagnucolò. Allungai una mano e gli slacciai le scarpe. Questo sembrò fargli male fisicamente ed emise un suono come un grugnito, forse stava indovinando quello che stava per accadere: gli tolsi le scarpe e gli feci scivolare giù le calze.
Lui esalò come un fischio e vidi della saliva agli angoli della sua bocca, era veramente impaurito. Ora l'avevo a piedi nudi nello scompartimento, aveva dei bei piedi arcuati. Le dita perfette, forti e
giovani. Mi sedetti e misi di nuovo il piede sul sedile, questa volta tra le sue gambe, (mi ero tolto anch’io le scarpe, allo stile giapponese) appoggiato contro la protuberanza del suo giovane uccello.
Non poteva tirarsi indietro su sedile, doveva tenere le gambe nude allargate, così rimase seduto impaurito pregandomi con gli occhi di lasciarlo in pace.
Con le dita del piede spinsi leggermente, lavorai la sua protuberanza e vidi delle lacrime formarsi nei suoi occhi.
Restammo così per circa dieci minuti, dieci minuti di tortura per il ragazzo. Sono sicuro che per lui furono eterni ma per me furono troppo brevi. Come mi stavo divertendo! Improvvisamente mi alzai e mi mossi verso di lui, come un a****le ferito saltò indietro ed alzò le gambe accucciandosi nell'angolo del suo sedile.
L’afferrai, ora stava tremando e pensai per un momento che si sarebbe pisciato nei pantaloni. Lo misi di nuovo seduto e gli allargai ancora le gambe, questa volta facendo correre la lama ...
... del coltello lungo la sua carne liscia per ricordargli di non cambiare posizione. Poi delicatamente gli allentai la cravatta e gliela tolsi. I suoni che scappavano dalla sua tenera bocca erano fischi meravigliosi, strilli, uggiolii e lamenti. Ogni tanto una parola in giapponese o un tentativo lamentoso di implorare che mi fermassi in un terribile italiano.
Misi da parte la cravatta e bottone dopo bottone gli slacciai la camicia. Quando le sue giovani mani si alzarono per fermarmi, io le schiaffeggii rudemente via e per la prima volta gli misi un dito in faccia per ammonirlo. Questo l'inchiodò al suo posto.
Ora le lacrime stavano scendendo sulle sue belle guance. Gli aprii la camicia rivelando un bellissimo torace ed uno stomaco liscio, snello ma ben formato, da adolescente. La pancia era stretta, i pettorali cominciavano a mostrare i muscoli in sviluppo ed erano sovrastati di più meraviglioso di capezzoli rosa che avessi mai visto. Mi sedetti a studiare il mio premio forzandolo a rimanere seduto a gambe allargate, camicia aperta con torace e pancia in mostra, lui non sapeva dove guardare e teneva gli occhi al pavimento.
Dopo altri dieci minuti di agonia per lui, mi alzai e feci rapidamente scivolare via la sua camicia lasciando nudo il suo torso. Mi piacque il piccolo cespuglio nero di peli che gli si stavano formando sotto le ascelle. I capezzoli divennero sodi e le gemme delle tette in rilievo. Piegai la camicia e la misi sul sedile accanto a me vicino alle calze e ...