Un mondo inesplorato - 7. ritornando a casa - Racconti Erotici

Un mondo inesplorato - 7. ritornando a casa

... contrastare e che, anzi, ho favorito in tutti i modi.

E, in più, devo dirti che mai come in questi ultimi giorni mi sono sentito attratto da te, fortunato di averti come moglie e come compagna, felice di essere tuo marito. Per la prima volta da tanti anni ti vedo sicura di te, soddisfatta, capace di sprigionare un’aura di sensualità che traspare da ogni parola che dici, in ogni gesto, sguardo, movimento”.

Un po’ imbarazzato per quello che stava dicendo, un po’ trascinato dalle sue stesse parole, Giulio si arrestò. Smise di parlare, la prese tra le braccia e la baciò con una passione commisurata alla convinzione con cui le aveva parlato. Le loro lingue si avvolsero e si avvilupparono, mentre le labbra si premevano le une contro le altre, quasi a farsi male, senza riuscire a contenersi.

Poi, quando fu troppo ed entrambi avvertirono che quel bacio doveva avere fine, si staccarono, continuando a fissarsi con intensità, e ripresero a camminare, questa volta strettamente allacciati e abbracciati.

Laura cominciò a parlare, e sembrò che un fiume in piena avesse rotto gli argini.

Gli raccontò tutto quello che era successo, senza trascurare nessun dettaglio, quasi a volere mettere alla prova la sua capacità di sopportare e guardare in faccia la realtà nella sua più cruda durezza. Cominciò con il parlare della propria sorpresa nel trovarselo davanti la porta della camera e di come, solo pochi minuti dopo il suo ingresso, si era ritrovata completamente nuda, distesa sul ...

... letto e con la testa di lui a frugare indecentemente tra le sue gambe.

Mentre glielo riferiva, colse lo sguardo quasi smarrito del marito e lesse con facilità nei suoi pensieri. Si, a lui questa cosa l’aveva sempre negata e invece adesso le brillavano gli occhi nel ripensare a quanto il suo amante la avesse fatta godere in quel modo. Sentì di dovergli una spiegazione, ma Giulio aveva già capito: la situazione che si era creata con quell’uomo era così diversa dal normale, così particolare, così estrema da fare saltare tutte le sue remore ed i suoi freni inibitori. Era chiarissimo anche per lui e probabilmente era una delle ragioni principali per cui trovava così eccitante l’idea che la moglie si lasciasse andare con un altro uomo. Saperla pronta a trasformarsi in un essere diverso, governato dal desiderio di godere e trascinato in un mondo nuovo dal vortice della sensualità era il senso più recondito e profondo di quel gioco. La fermò subito con un semplice “Va bene così, non ti preoccupare, vai avanti”.

E lei andò avanti, rassicurata dal suo tono, almeno apparentemente, tranquillo.

Le venne più facile, quindi, raccontare di come dopo glielo avesse preso in bocca, lo avesse perfino fatto venire dentro di lei e, nel crescendo di quell’incredibile mattina, si fosse poi fatta scopare appoggiata alla consolle e, poi, sul letto della loro camera.

Giulio non credeva alle sue orecchie. Era davvero sua moglie quella che parlava, che gli confessava cose che in altri tempi si ...