1. Cartomanzia – 6a parte – Al mare con i parenti


    Data: 20/10/2021, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Incesti Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... astioso, ma vista l’espressione molto seria della madre, abbozzò: «Va benee… Come lì volete, i gelati???» Preso appunto mentale dei vari «… cono con fragola e limone… coppetta fiordilatte e cioccolato… pistacchio, io voglio pistacchio e melone, in un cono!…» ed un ventieuro dati dal nonno, si avviò verso la gelateria. Laura lo vide già quasi arrivato al bar, quando sentì la domanda che temeva, in tono querulo: «Chi mi viene a spalmare la lozione sulla schiena???» Vide che il padre aveva aperto al bocca per dire qualcosa, ma subito si offrì lei stessa: «Eccomi, Paoletta, te la metto io…»
    
    E’ andata bene!-pensò Antonio-stavo per offrirmi io, ma poi sai che casino se non riuscivo a controllarmi davanti a quella rompiballe di Clelia, che ha sempre da mugugnare e mettere i musi se guardo qualche bella ragazza, e Lauretta che oggi sembra occhiuta come un falco? Certo, mio nipote ce l’ha duro a vedere sua zia conciata così da troia, ma è normale: è un giovane…. e sano, non un ricchiuni! E Laura deve stare attenta che Giacomino non faccia casini, con sua sorella… E comunque, se non fosse mia figlia…
    
    Laura si inginocchiò accanto alla sorella, versò una striscia di crema sulla sua schiena e cominciò a spalmarla uniformemente. «Sai Paoletta… -esordì, parlando a bassa voce-… faccio fatica a riconoscere la mia sorellina… Ti trovo… cambiata, ecco! Più… disinvolta… quasi sfacciata» «Cosa intendi per sfacciata? Più troia?» le chiese con naturalezza. Le mani di Laura si erano fermate un ...
    ... istante, travolte dalla crudezza e dal tono sereno con cui era stata fatta la precisazione. Decise che, se voleva parlare con la sorella, doveva adattarsi al suo linguaggio: «Beh, non osavo dirlo, ma direi che “troia” rende bene l’idea…Mi stavo solo chiedendo… perché ti comporti e ti esprimi in questo modo? Non vedi che la mamma è imbarazzatissima?» Paola la guardò, girando la testa da sopra la spalla: «Sì, lei lo è, ma non ne capisco il senso: se ha avuto te e me, il cazzo di papà deve pur esserselo fatto piantare ben dentro la fica, non trovi?» Laura boccheggiò come un pesce fuor d’acqua, cercando le parole. «… E comunque, la mamma è imbarazzatissima, ma papà si è eccitato a guardarmi il culo ed anche tuo figlio, sapessi come lo aveva duro, in macchina, mentre mi metteva le dita nella fica… E se sei qui, ‘per parlare’, allora forse sei inconsciamente intrigata… e a giudicare da come i tuoi capezzoli modellano il tuo costume, direi che probabilmente hai la fica tutta bagnata…» Laura era esterrefatta dal modo molto (troppo?) esplicito con cui si esprimeva la sua sorellina e si bloccò, restando immobile come la moglie di Lot. Paola, da parte sua, avrebbe voluto morire, invece di comportarsi così e dire quelle cose così sconvenienti e forse offensive, ma non riusciva a farne a meno e la sua voglia di fermarsi e di cercare di tornare indietro erano almeno pari a chi stesse precipitando da un grattacielo, ma con gli stessi, drammatici esiti. Laura cercò di riandare con la memoria ...
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