1. Cartomanzia – 6a parte – Al mare con i parenti


    Data: 20/10/2021, Categorie: Erotici Racconti, Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Incesti Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... ma anche le ampie aree circostanti che spiccavano per la loro totale mancanza di abbronzatura, si piegò di nuovo come appena scesa dall’auto, per prendere il flacone di olio solare dalla borsa, dando le spalle alla famiglia e regalando ai due maschi di casa una visione insperata e celestiale. «Ma… ma zia… ti si vede il… il buchetto…» Giacomo era eccitato ed insieme imbarazzato, per quello che aveva visto di Paola, quando si era piegata a prendere qualcosa dalla borsa: al centro delle sue belle chiappe (bicolori, perchè si vedeva nitidamente il confine tra le due metà abbronzate e quelle invece pallide, celate sino allora dalla mutandina di un normale bikini, che la zia aveva scelto quel giorno di non usare) spiccava violentemente la stringa arancio brillante del microperi che indossava e che sembrava attirare gli sguardi verso il suo… buchino (“Alla faccia del buchino!” pensò Giacomo, che si sentì immediatamente intostare la cappella), che si presentava però quasi con l’aspetto di due labbra protese per un bacio. Ed anche la vulva, sembrava pressata a forza nel minuscolo pezzettino di tessuto che la conteneva a stento! Antonio ebbe una visuale simile a quella del nipote e sentì subito un certo formicolare là sotto, nel costume da bagno; si umettò golosamente le labbra, prima di realizzare che quel bel culo, così suggestivo ed invitante, era quello di sua figlia piccola e che sua moglie era accanto a loro, evidentemente così scandalizzata di far finta di non vedere, non ...
    ... sapere, non sentire… Laura, invece, era così esterrefatta dell’inaspettato comportamento della sorella, che non aveva occhi (sgranati!) che per lei, non notando quanto suo figlio sbavasse visibilmente per questi flash -indubbiamente suggestivi per i suoi giovani ormoni!- offerti dal corpo esageratamente scoperto di Paoletta. La quale invece, si volse pigramente verso il nipote e le chiese, serafica. «Buchetto? Intendi dire il culo?» Il giovane boccheggiò, spiazzato dalla franca risposta della donna, mentre lei si vergognò da impazzire di quella sua terrificante franchezza, detta con voce serenamente sicura e squillante: avrebbe preferito morire, piuttosto che dire una cosa del genere! Al padre luccicavano gli occhi di malcelata lussuria, anche si sforzava di assumere un’espressione di sdegnata severità e Laura era sconvolta, da quello che aveva sentito dire dalla sua sorellina… E con un tono così normale, poi! Con la coda dell’occhio, vide la madre concentratissima a fissare l’orizzonte, mentre il figlio, invece, stava letteralmente sbavando, assistendo al lento e sensuale spalamarsi di crema solare della zia. Sospettò che Paola, finita di ungersi sul davanti, chiedesse “innocentemente” proprio a suo figlio di spalmarle la schiena e capì che sarebbe stato un momento imbarazzantissimo, ben oltre la sgradevolezza. Ebbe un’idea per disinnescare almeno quella crisi incombente: «Giacomino; perché non vai fino al bar a prendere il gelato per tutti?» Suo figlio la guardò con uno sguardo ...
«1...345...»