1. La fratellanza


    Data: 16/10/2021, Categorie: Etero Autore: iltiralatte, Fonte: Annunci69

    ... avevamo scelto un’isola tropicale alla moda e dopo una dozzina di ore di aereo arrivammo facendoci portare da un taxi all’albergo 5 stelle in cui avevamo prenotato.
    
    Credete che ora vi racconti di splendide spiagge, di avventure nella natura e delle notti folli per cui quell’isola era famosa?
    
    Niente di più sbagliato, praticamente non seguimmo nessuna delle attrazioni che il posto offriva e per cui era famoso.
    
    Stanchi per il lungo viaggio e per il cambio dell’ora, senza neppure mangiare, ci ritirammo nella nostra stanza addormentandoci immediatamente.
    
    Al risveglio ci guardammo negli occhi ed all’unisono prendemmo il cartello “NON DISTURBARE, lo appendemmo alla maniglia esterna della porta e demmo il via ad una maratona erotica che durò quanto tutta la vacanza.
    
    Lei era disponibile e vogliosa, proprio quello che un uomo poteva desiderare, sentire cioè di essere voluto e non di essere l’unico a volere.
    
    La prima volta fu dolcissima ma, ahimè, durò troppo poco, i miei ormoni super eccitati mi condussero ad una troppo prematura conclusione.
    
    “Non importa!” disse lei comprensiva
    
    “Certo che importa!” ribattei io piccato nell’orgoglio
    
    … e la seconda volta, immediatamente successiva, ebbe una durata decente, tanto che persino io, mentre la inseminavo, percepivo la sua soddisfazione ed il suo godimento.
    
    “Così va meglio” dissi orgoglioso e lei mi rispose con un lungo appassionato bacio.
    
    “Andiamo in spiaggia ora? La descrivono bellissima”proposi
    
    Lei ...
    ... naturalmente accondiscese “Facciamoci una bella doccia, poi infiliamo i costumi . e via” rispose felice ma ….
    
    Dopo esserci docciati eravamo entrambi nudi.
    
    Nudi ed innamorati e all’interno di una camera dove sapevamo nessuno sarebbe entrato senza un nostro preventivo consenso
    
    Credete che veramente ci siamo infilati i costumi per uscire nel vasto mondo? Noooo, semplicemente approfittammo della situazione per ricominciare a fare l’amore.
    
    Per tutta la durata della vacanza fu così, quando non ero io a rompere la proposta di attività era lei a farlo.
    
    Con una scusa o con l’altra il cartello appeso alla porta restò li, perpetuamente confinato dalla nostra voglia di intimità.
    
    L’alzabandiera era fisso, ne ero un po’stupito io stesso e ne ero nel contempo orgoglioso e, quelle volte che l’organo si afflosciava (cosa più che naturale in qualsiasi maschio), bastava una tenera dolce carezza di quelle mani da strega perché lui riprendesse immediatamente la sua funzione.
    
    Mangiare lo facevamo sempre in camera.
    
    Avevamo ottenuto dalla direzione dell’albergo due tavolini che avevamo posato ai lati del letto.
    
    Per prima cosa preparavamo i bocconi poi i mi sdraiavo, lei se necessario mi ripristinava l’erezione infilandosi poi a schiaccia moccolo.
    
    A questo punto io. prendendo dal piatto a me vicino imboccavo lei e lei, prendendo dal suo faceva lo stesso con me. Bere era un compito affidato a lei che, mentre per se doveva accontentarsi di un comunissimo bicchiere, viceversa per ...
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