La fratellanza
Data: 16/10/2021,
Categorie:
Etero
Autore: iltiralatte, Fonte: Annunci69
... dicendo “Ora tu sei il pugnale. Colpiscila deciso e sacrifica all’INNOMINATO la sua verginità”
Capii al volo: mi accostai e con un movimento deciso la penetrai. Sentii del dolore ma certo inferiore a quello di lei che emise un forte lamento mentre la pietra si bagnava del sangue dell’imene infranto
Il GRAN MAESTRO si fece portare un gallo cui, con rapida ed imprevedibile mossa tagliò la testa, raccogliendo poi in un bacile il sangue che usciva di getto dall’orribile ferita
“La morte è foriera di vita. Noi ora abbiamo sacrificato questo animale perché dal suo sangue possa nascere la nostra nuova vita” disse, quindi mi porse una coppa ricolma del sangue “Irrora con questa la fonte della vita” e prima che potessi eseguire mi sussurrò ”Invoca su questa vulva la protezione della natura mentre la irrori”
Versai quel sangue sulla vagina dicendo “ Che la saggia Natura possa accoglierti tra le sue favorite, rendendo fecondo il tuo grembo” mentre sulla pietra i 2 sangui si mischiavano tra loro
Il GRAN MAESTRO era chiaramente soddisfatto e mi fece sdraiare accanto a Alezis.
A questo punto praticò con un coltellino un’incisione sul mio braccio: vidi fuoriuscire una stilla di sangue.
Analogamente agì sul braccio di Alezis poi prese le due braccia e fece combaciare le ferite
“il sangue di queste due persone si è mischiato ed un nuovo sangue ne è scaturito, un sangue che è la somma dei due. Non è più lo stesso come non più gli stessi sono questa donna e questo uomo. ...
... Ora congiunti in un essere superiore”
A questo punto l’unione era conclusa ma dovemmo restare a lungo adagiati sulla pietra mentre i presenti ci sfilavano davanti letteralmente ricoprendoci di regali: dalla banconota al buono per il ritiro si un frigorifero o di un televisore.
Era quasi l’albeggiare quando l’ultimo degli omaggianti depositò la sua offerta e finalmente io e Alezis potemmo raggiungere la nostra casa comune.
Immaginate quale fu la prima cosa che facemmo? Vi riepilogo la situazione: eravamo da soli, innamorati e finalmente liberi di dar sfogo ai nostri sentimenti. Avete indovinato? Ma una doccia naturalmente. Il sangue cerimoniale si era seccato incrostando i peli pubici ed eliminarlo richiese un certo impegno da parte di ambedue. …. E finalmente, vestiti della sola pelle potemmo raggiungere il letto. Non potete neppure immaginare che piacere fu, una volta abbracciatici, chiudere gli occhi e dormire l’uno nelle braccia dell’altra.
Si dormire. Il giorno precedente eravamo stati naturalmente attivi e la notte ci aveva lasciato completamente esausti.
Devo tuttavia dire che quella vicinanza, la prima di infinite altre, fu la cosa più bella e più dolce che io avessi sperimentato in tutta la mia vita. Quel ricordo sarà sempre uno dei più belli anche se il sesso, benché tanto agognato, era stato messo da parte
Dormimmo fino al tardo pomeriggio, poi, rendendoci conto dell’ora, ci vestimmo in fretta: l’aereo non poteva certo attenderci.
Per il viaggio ...