1. La vendetta di un impiegato, da vittima a carnefice – Capitolo 6


    Data: 29/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti

    ... …buongiorno bella, io sono Esteban!”
    
    Ilenia evidentemente infastidita da tutta la situazione si limitava a guardare Esteban con aria di indifferenza.
    
    “Se ti va, dopo pranzo potremo farci una bella cavalcata!”
    
    “Vaffanculo!”
    
    Esteban scoppiò in una grassa risata mentre Ilenia, rossa dalla vergogna e dalla rabbia, ritornava all’interno della casa.
    
    Nel frattempo Simone apparecchiava la tavola, Monica si ricomponeva per presentarsi a pranzo ed Esteban si allontanava per darsi una lavata prima di sedersi a tavola. Non appena Ilenia vide la madre uscire dalla camera riordinandosi i capelli, si avvicinò ad essa riportandola in disparte all’interno della stanza:
    
    “Ti prego mamma, stai diventando la loro schiava sessuale, lascia che provi io a sistemare tutto con Simone!”
    
    “No! Assolutamente no! Tu sei solo stato il pretesto per la sua vendetta, è me che vuole, la mia umiliazione la mia sottomissione e la mia sofferenza! Tu restane fuori, prima o poi questo supplizio finirà”
    
    “Ma ci deve essere una alternativa, posso aiutarti a condividere questo supplizio!!!”.
    
    “Ti ho detto di no! Non mi va più di discutere e poi abbassa la voce non vorrei che Simone sentisse queste cazzate”.
    
    Così dicendo, mettendo fine alla discussione, Monica uscì dalla camera.
    
    Il pranzo procedeva in modo abbastanza normale, Simone aveva organizzato una spaghettata e cotto ...
    ... qualche bistecca. Mentre Esteban e Simone chiacchieravano del più e del meno disposti l’uno di fronte all’altro, Ilenia e Monica, un po’ ignorandosi facevano scena muta finché non venne l’ora del dessert: una fetta di torta della nonna a ciascuno ad eccezione di Monica che ricevette un piattino con sopra una banana sbucciata.
    
    L’atmosfera di sorpresa sul volto di Monica, ma anche su quello di Esteban e Ilenia, fu rotta non appena Simone si avvicinò a Monica e si calò pantaloni e mutande:
    
    “Succhia troia!”
    
    Monica, rassegnata all’idea di essere diventata un oggetto sessuale, si girò verso l’uccello di Simone trovandoselo all’altezza del mento, prese la cappella in bocca e iniziò un lento pompino.
    
    Ilenia, stufa dell’ennesima umiliazione della madre, si sollevò dalla sedia nel tentativo di andare via, ma Simone la bloccò con un urlo:
    
    “Dove cazzo credi di andare? Fai un altro passo e ci inculiamo questa zoccola a sangue!”
    
    Ilenia, ancor più rossa dalla collera, riprese il suo posto, mentre il movimento della testa di Monica si faceva sempre più incessante, anche nel tentativo di placare gli animi e portarlo rapidamente all’orgasmo. Intanto, Esteban che aveva finito di mangiare il dolce, ridacchiava esternando il suo stato di eccitazione:
    
    “Porca troia! Mi è diventato duro di nuovo…”
    
    Continua… (per eventuali commenti o suggerimenti - dukeduke1069@yahoo.com) 
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