1. La vendetta di un impiegato, da vittima a carnefice – Capitolo 6


    Data: 29/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti

    “Ciao Ilenia!”
    
    “Che…che cazzo ci fai con il telefono di mamma…e lei dov’è?”
    
    “Non ti preoccupare cara, è qui ed è in buona compagnia…te la vorrei passare, ma ha la bocca…occupata e non può parlare!”
    
    “Sei uno stronzo! Che cosa vuoi?”
    
    “Volevo solo invitarti a pranzo, sarà una Réunion di famiglia e poi ci sarà anche un mio caro amico, Esteban detto “il toro”. Ti aspetto alle 13.00 e non me ne frega un cazzo di quello che hai da dire…solo tieni a mente una cosa: se arrivi in ritardo o non ti presenti affatto…sai bene chi ne passerà le conseguenze!”
    
    Simone riattaccò senza dare alla ragazza possibilità di risposta.
    
    Ilenia non aveva dubbi, sentendosi fortemente in colpa per il sacrificio della madre, voleva in qualche modo rimediare e farsi carico delle pene inflittele o quantomeno alleggerirne il peso condividendo le sue pene, sempre che Simone lo avesse consentito.
    
    Non appena ricevette il messaggio contenente l’indirizzo si mise indosso un paio di jeans, una t-shirt e una giacca a vento, quindi prese lo scooter e si avviò.
    
    Intanto, nella casa al mare i giochi procedevano, i tre ragazzi dimostravano di avere energie da vendere perché stavano letteralmente sconquassando Monica, esausta, dolorante e frustrata dal fatto che ormai le si stavano formando le ragnatele nella passera, in cui già si evidenziava un cespuglio di peli, come fosse un giardino abbandonato e incolto.
    
    Comunque, Simone aveva altri programmi e siccome si stava avvicinando l’ora di pranzo ...
    ... invitò i tre ragazzi al rush finale: “Riempitele la faccia di sborra! A breve avremo nuovi ospiti e quello sarà il suo aperitivo”
    
    Uno dopo l’altro i tre giovani si scaricarono sul viso di Monica: la quantità di sperma che riversarono ricoprendole ogni centimetro di pelle era impressionante, uno strato denso bianco le ricopriva il volto da un orecchio all’altro.
    
    Mentre i ragazzi ringraziarono e andarono via, Simone fece scendere la Valli giù dal tavolo e la portò di fronte ad uno specchio presente nella sala:
    
    “Uh, guarda quanta sborra! Dimmi quanto ti senti troia dottoressa Valli?”
    
    “Secondo te? Guardami, mi stai riducendo ad uno straccio, non ti sembra abbastanza?”
    
    Mentre i due si specchiavano, Simone passava un dito sulla guancia di Monica, prelevava qualche grumo di sperma e la infilava tra le labbra di Monica che le dischiudeva raccogliendo il seme.
    
    “No tesoro siamo solo al principio della tua sottomissione: ti umilierò in modi che nemmeno immagini…ma ora non perderei tempo, arrivano ospiti per pranzo e dobbiamo far sparire tutta la sborra che ti hanno regalato…”
    
    Simone trascinò Monica in cucina e da un cassetto prese un cucchiaino:
    
    “Devi mangiare velocemente altrimenti sarà Ilenia a doverlo fare per te!”
    
    Il volto di Monica si rabbuiò.
    
    “Ilenia?... sta arrivando qui? Ma avevi detto che la tenevi fuori da queste perversioni…”
    
    “Beh, sì, ma dipende da te, se ti comporti bene e cioè come una vera zoccola, Ilenia farà solo da spettatrice così come ...
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