La vendetta di un impiegato, da vittima a carnefice – Capitolo 6
Data: 29/05/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti
... ti avevo prospettato”.
Nonostante fosse già capitato in quel seminterrato, la presenza della figlia le recava un imbarazzo umiliante.
Il fatto di trovarsi in quelle condizioni e di dover incontrare Ilenia da un momento all’altro aveva mandato in confusione Monica, e così cucchiaio dopo cucchiaio e in brevissimo tempo, ingoiò ogni goccia di sperma depositata sul suo viso. Poi, si udì il suono del campanello che annunciava la visita di un ospite: Ilenia?
“Rimani seduta su quella sedia: fica in vista, gambe bene aperte e aspetta che ritorni con l’ospite…”
Simone si avviò verso la porta d’ingresso.
“Ciao Simone!”
“Ciao Esteban! Com’è andato il viaggio?”
“Bene! Un po’ di traffico ma ormai ci sono abituato”
Esteban, era un uomo sulla quarantina, di origine portoricana, dal fisico asciutto e ricoperto di tatuaggi. Capelli ricci corti, di altezza media e dai lineamenti spigolosi. Aveva un abbigliamento sportivo, indossava dei pantaloni neri, una camicia a maniche lunghe bianca e delle scarpe da tennis bianche.
“È un po’ che non ci si vede…!”
“Vero! Ho avuto un po’ di rogne da sistemare a lavoro! …in effetti ho un po’ di stress accumulato, ma sono venuto qui da te anche per scaricarmi…in tutti i sensi!”
Entrambi si fecero una risata.
“Dov’è la troia? Me la voglio sbattere per bene…”
“Vieni, è in sala da pranzo, tra non molto mangiamo qualcosa, ma nel frattempo puoi cominciare ad usarla”.
Simone accompagnò Esteban nella sala dove era rimasta ...
... Monica.
“Wow!! Che faccino da zoccola! Quella passera sta chiedendo compagnia…”
Monica Valli era rimasta nella stessa sgradevole posizione, a cosce aperte e a completa disposizione del nuovo ospite.
“Puoi sbattertela in quella stanza, c’è un bel lettone.”
Esteban, si levò la camicia mettendo in luce una corporatura priva di grassi, muscolosa e uniformemente abbronzata.
“Seguilo a quattro zampe troia!”
I due si appartarono nella camera indicata da Simone e ci vollero pochi minuti per poter cominciare ad udire i lamenti di Monica che riempivano la stanza e si diffondevano fino alla sala da pranzo. Intanto, Simone attendeva l’arrivo di Ilenia, già pregustando l’immagine dell’espressione della figlia in presenza delle urla di godimento della mamma che veniva posseduta selvaggiamente. Esteban non era il tipo di “una botta e via”, anzi, era un amante passionale che amava procedere lentamente attraverso lunghi e snervanti preliminari. Infatti, Simone incuriosito dai lamenti di Monica si era affacciato sulla camera la cui porta di ingresso era volutamente spalancata: Esteban leccava con minuzia la passera di Monica e si concentrava sul clitoride già magnificamente gonfio succhiandolo fino allo sfinimento della donna.
Monica era finalmente al settimo cielo dopo settimane di sofferenza e monotone sodomizzazioni. Infatti, si lasciava andare ad esternazioni di godimento:
“Oh siii!!! Ti prego continua…non ti fermare!”
“Certo che non mi fermo troia! Ti renderò ...